lunedì 27 febbraio 2017

 C3 - U3 - L1

L1 26-03-17
CORRETTA

 C3 - U3
La fine del Medioevo

1 - DALLE SIGNORIE AGLI STATI REGIONALI

INTRODUZIONE - Alla fine del XIII secolo molti comuni  del Nord e del Centro Italia passano dal governo del podestà al dominio di un signore. Le signorie cittadine sono perció l'evoluzione del comune podestarile. I signori che ricevono un titolo nobiliare trasformeranno le Signorie in Principati. Il Principato italiano non ha elementi in comune con quello  tedesco del XVI secolo,  che sarà una  conseguenza segnale della crisi del centralismo asburgico.

LE SIGNORIE - La signoria si forma con l'attribuzione della carica di podestà al capo di una famigla, con una durata vitalizia e con poteri estesi, molto spesso il signore era espressione di una maggioranza popolare in qualità di Difensore del Popolo.I signori più forti e più ricchi iniziarono a designare un successore originando le dinastie signorili. Il potere signorile si rafforza con la legittimazione dei poteri da parte dell'imperatore o del papa. L'autorità del signore potevano essere circoscritta a una città o estesa a più città. Le più importanti Signorie cittadine furono Milano e Firenze.

MILANO - La Signoria di Milano fu governata in tempi diversi da tre famiglie:

• Della Torre
• Visconti
• Sforza


Milano era in territorio imperiale. Fu l'imperatore Venceslao a insignire  Gian Galeazzo Visconti del titolo ducale. Gian Galeazzo allarga il suo ducato con una brillante campagna espansionistica ma dopo la sua morte il territorio di Milano sarà frazionato e perderà la sua stabilità. Con Filippo Maria Visconti il ducato viene riunificato e Milano torna a dominare il Nord Italia. Nel 1427 l'esercito ducale è sconfitto nella BATTAGLIA DI MACLODIO dalla Lega guidata da Firenze e Venezia. Nel 1434 inizia a Firenze, con Cosimo il Vecchio, la dinastia dei De' Medici.
Cosimo si allea con il successore di Filippo Maria Visconti, suo genero Francesco Sforza. Inizia così la guerra di Milano e Firenze contro Venezia, che si stava espandendo nella pianura padana. La guerra finirà nel 1454 con la PACE DI LODI. Dopo un ventennio di pace peró il ducato è di nuovo scosso dalle tensioni politiche e nel 1476  Galeazzo Maria Sforza resta ucciso in una congiura. La vedova Bona di Savoia tenta di esercitare la reggenza del legittimo erede Gian Galeazzo, ancora bambino, ma nel 1480 lo zio Ludovico Sforza detto il Moro, dopo aver isolato Gian Galeazzo nella Certosa di Pavia, si impadronisce del potere.

FIRENZE - La Signoria di Firenze si trovava in un territorio che non era soggetto nè all'imperatore nè al papa e per questo era spesso in lotta con entrambi. La Signoria ha inizio nel 1434 con Cosimo De' Medici detto il Vecchio, a cui succede Piero detto il Gottoso. Ma è con l'erede di Piero, Lorenzo il Magnifico, che Firenze conosce il suo periodo d'oro. Oltte ad abbellire la città con le opere dei piú rinomati artisti di quel tempo, Lorenzo era considerato da Guicciardini  l'ago della bilancia della politica regionalista per il suo ruolo di mediatore. Il nemico di Lorenzo era il papa Sisto IV Della Rovere, che si allea con la famiglia dei Pazzi. Nel 1478, nella Basilica di Santa Maria del Fiore, si consuma la congiura dei Pazzi, nella quale muore Giuliano, il fratello di Lorenzo, a sua volta ferito. Il papa cerca allora l'appoggio di Siena prima e poi di Napoli, ma  Lorenzo riesce ad allearsi con Ferdinando d'Aragona e a portare Napoli dalla sua parte. La pace con Roma arriva nel 1480.
Lorenzo il Magnifico muore nel 1492 e la sua morte segna la decadenza di Firenze e delle altre Signorie italiane, troppo deboli e isolate per contrastare la discesa delle grandi monarchie nazionali. É proprio dopo la discesa di Carlo VIII di Francia che  finisce la Signoria dei Medici. Tra i protagonisti del periodo c'é il frate domenicano Girolamo Savonarola. Approfittando del clima di instabilità e della crisi politica dopo la cacciata dei Medici da Firenze, il Savonarola, nel timore che la città cadesse in mano al papa, tenta di instaurare un governo teocratico. Il frate infatti si era da molto tempo fatto portavoce dello stesso rinnovamento che molti teologi del periodo ritenevano necessario nella Chiesa di Roma, il cui governo era in mano al dissoluto Alessandro VI Borgia. Il papa aveva scatenato le ire di diversi religiosi per i nepotismi e la corruzione del potere, e molti prelati si erano resi colpevoli di simonìa (la vendita delle indulgenze penitenziali) e di concubinato (contravvenivano cioé all'obbligo di celibato). Ma i seguaci del Savonarola (chiamati, in segno di dileggio, Piagnoni, in opposizione ai Palleschi, i sostenitori dei Medici) erano troppo pericolosi in un momento storico così delicato e il progetto del frate era una minaccia per il potere del papa. Nel 1497 subì la scomunica e nel 1498 fu impiccato e bruciato sul rogo perché "eretico, scismatico e per avere predicato cose nuove".

LE ALTRE SIGNORIE - Milano e Firenze furono le più importanti Signorie in Italia. Tra le altre dinastie signorili si ricordano:

• a Mantova i Gonzaga
• a Verona i Della Scala
• a Bologna i Bentivoglio
• a Ferrara gli Estensi
• a Rimini i Malatesta
• a Urbino i Montefeltro

I PRINCIPATI- I principati furono una  evoluzione delle signorie nati com il conferimento di un titolo nobiliare al Signore. Si trattava di una forma di monarchia assoluta, in cui tutto il potere era in mano al solo principe. Il primo Signore a essere imsignito del titolo fu Gian Galeazzo Visconti, che ricevette il titolo di duca di Milano ma il modello di principe per eccellenza fu il duca di Valentinois, Cedare Borgia, a cui Machiavelli si ispirerà per il saggio "Il principe".
L'assolutismo del potere del principe era legato alla ragion di stato, che giustificava ogni scelta del sovrano, perfino il diritto di vita o di morte sui sudditi. Nonostante si trattasse di un potere laico. Tutti i principi si dedicavano a opere pie per salvarsi l'anima, resa spesso poco pulita dalle efferatezze. Il grande merito dei principi fu il mecenatismo di artisti e poeti che spesso venivano chiamati per dare lustro alla corte del principe. Lo svantaggio dei principati era l'assenza di un esercito regolare. Sostituito da mercenari e  condottieri al servizio dei principi. Va infine sottolineata ancora una volta la differente caratterizzazione del principato italiano (evoluzione dello Stato signorile) da quello che si sviluppa nel Sacro Ronano Impero, in quanto gli Stati Regionali tedeschi non nascevano dalle Signorie cittadine e non erano entità territoriali autonome.

GLI STATI REGIONALI ITALIANI - Si definisce "stato regionale" un territorio compremdente diversi centri urbani e governato da un duca o principe o da un'oligarchi cittadina. Gli Stati Regionali si formano im seguito alle campagne di espansione dei principi e alla naturale conquista di Signorie più deboli. È un fenomeno tipicamente italiano. Alla fine del XV secolo gli Stati Regionali italiani più importanti erano:

• il Ducato di Milano
• le due Repubbliche di Genova e di Venezoa
• la Signoria (Repubblica)  di Firemze
• lo Stato della Chiesa
• il Regno di Napoli (nato nel 1442 con la conquista aragonese e l'unificazione col Regno di Sicilia).