C5 - U4 - L2
Il XXI secolo (2000-2017)
2 - I PAESI ARABI
Oltre al Golfo Persico, l'azione militare degli USA era rivolta anche all'Afganistan, dove, dalla fine dell'occupazione sovietica, si era costituito un regime fondamentalista islamico guidato dai talebani, qualificati come studenti di teologia coranica, che avevano dato vita a una repubblica teocratica sul modello di quella iraniana. Il regime era sospettato di nascondere l'emiro Osama Bin Laden, capo di al-Qauda, che fu scovato da un reparto speciale nel 2011 in Pakistan e ucciso. Ma gli avvenimenti più significativi del 2011 sono legati a un processo rivoluzionario definito PRIMAVERA ARABA, che coinvolse alcuni paesi del Nord Africa. Il primo paese a insorgere fu la Tunisia, dove ill dittatore Ben Ali fu costretto alle dimissioni, seguito poi dall'Egitto, dove la rivoluzione segnò la fine del regime di Mubarak (abbandonato dagli stessi generali che lo avevano sostenuto ai tempi del suo colpo di stato). In Libia i gruppi islamici a lungo repressi dal regime del colonnello Gheddafi presero il potere in Cirenaica causando l'inizio di una vera e propria guerra civile con la Tripolitania, ancora controllata dal dittatore. Gli interventi della Francia e dell'Inghilterra - e di altre forze della NATO tra cui l'Italia - aiutarono la risoluzione del conflitto. Gheddafi fu ucciso dai ribelli mentre cercava di fuggire dal paese. La conseguenza che accomuna queste rivoluzioni è la proliferazione di cellule del fondamentalismo islamico nei paesi mediterranei, con il rischio di penetrazione nei paesi europei. Uno dei casi più recenti è la serie di attacchi terroristici che hanno colpito Parigi nel gennaio del 2015.
Nel giugno del 2014 un gruppo fondamentalista islamico guidato da Abu Bakr ha proclamato la nascita di un califfato nelle zone controllate dal gruppo stesso, sotto il nome ISIS (acronimo di Stato Islamico di Iraq e Siria). Le radici di questo gruppo vanno ricercate nella resistenza irachena seguita alla vittoria americana durante la Seconda Guerra del Golfo del 2003: nel 2004 infatti al-Zarqawi fondò lo Stato Islamico dell'Iraq, allo scopo di combattere gli occupanti americani e il governo sciita e filo-americano di Bagdad. Il movimento (inizialmente alleato di al-Qaida in Iraq ma poi distaccatosi e diventato un diretto concorrente) nel 2013 ha partecipato alla guerra in Siria, conquistando i territori poi aggiunti a quelli in Iraq e proclamando la nascita dello Stato Islamico. Dall'anno successivo l'ISIS ha espanso ulteriormente il proprio raggio d'azione, compiendo una rapida ascesa nei territori occupati e sfidando l'Occidente e gli altri paesi arabi: ciò ha costretto gli USA a un nuovo intervento armato. A seguito dei successi dell'ISIS molti gruppi esterni hanno aderito allo Stato Islamico qualificandosi come Province, e collaborando attivamente alla jihad. Per contro molti Stati hanno disconosciuto lo Stato Islamico, considerandolo un'organizzazione terroristica.
Tra il 2015 e il 2017 il terrorismo islamico ha colpito diversi centri europei: Parigi, Nizza, Berlino e Stoccolma.
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