giovedì 13 aprile 2017

Storia 5 Moduli 1-3

 Storia 5 - Moduli 1-3
Da correggere

 C5 - U1
Il primo Novecento e la Grande Guerra

1 - LA BELLE ÉPOQUE

INTRODUZIONE - Gli anni della Belle Époque furono anni molto controversi. La Terza Rivoluzione Industriale porta la modernizzazione e lo sviluppo di vari settori (automobilistico, aeronautico  e chimico), l'invenzione del fonografo e del cinema e l'illuminazione elettrica nelle città. Fu anche un periodo di intenso fermento culturale e intellettuale. Tuttavia la crisi sociale di fine secolo è all'origine di una marcata instabilità, che sfocia in una serie di attentati: il nuovo secolo si apre proprio con l'attentato a Umberto I a Monza, ad opera dell'anarchico Gaetano BRESCI, e nel 1904, a Buggerru, un  corteo di operai del comparto minerario, che protestavano per le difficili condizioni di vita, è represso in modo violento dall'esercito. Nella Russia zarista, nel 1912, accade un evento analogo a San Pietroburgo, dove l'esercito imperiale spara sul corteo inerme di contadini. Nel 1914 a Sarajevo l'anarchico bosniaco Gavrilo PRINCIP uccide in un attentato la coppia degli Arciduchi austriaci in visita ufficiale: la fine della politica dell'equilibrio, interrotta dalla Germania, porterà l'Europa alla Prima Guerra Mondiale.

EUROPA - Lo scenario politico ed economico europeo di inizio secolo è dominato da due Imperi: Germania e Gran Bretagna. L'Impero Britannico, ora guidato da Edoardo VII, esce dall'epoca vittoriana ereditando un vasto patrimonio coloniale e la leadership sui mercati monetari internazionali legata al GOLD STANDARD EXCHANGE (l'applicazione del valore dell'oro alle transazioni monetarie), ma deve fare i conti con le forti tensioni sociali interne e con l'instabilità nelle colonie e nei "dominions", dove si sviluppano movimenti AUTONOMISTI (come in Irlanda) e INDIPENDENTISTI (come in India). L'Impero Tedesco, ora guidato dal Kaiser Guglielmo II, ha abbandonato la "politica dell'equilibrio" di Bismarck  e inizia una corsa al riarmo, in vista di una guerra destinata a consolidare il primato politico del Reich sugli altri paesi europei e sopratutto sulla Gran Bretagna, la diretta concorrente della Germania. In Russia si inasprisce il declino di Nicola II: il regime zarista è scosso dalle rivolte e da diversi attentati di stampo anarchico. Nonostante l'assenza di una società industriale, è proprio in Russia che nasce il primo PARTITO SOCIALISTA RIVOLUZIONARIO, diviso tra le  correnti dei MENSCEVICHI e dei BOLSCEVICHI (guidati da LENIN). In Francia si ha l'ascesa di gruppi NAZIONALISTI e REVANCHISTI , in cerca di una rivincita (révanche) sulla Germania dai tempi di Sedan: sale alla Presidenza Raymond POINCARÉ., che dà il via al riarmo della Francia  in vista del conflitto imminente.
Sebbene la Grande Guerra inizi operativamente nel 1914, dopo l'omicidio dell'Arciduca austriaco FRANCESCO FERDINANDO a Sarajevo, il conflitto è in realtà già in atto:
• l'Impero Austro-Ungarico guidato da Francesco Giuseppe invade e annette la Bosnia-Erzegovina;
• la Francia stipula con la Gran Bretagna l'INTESA CORDIALE (Entente Cordiale), preludio della futura TRIPLICE INTESA;
• inizia la guerra per il controllo degli Stretti che si affacciano a est del Mar Mediterraneo, che vede coinvolta sopratutto la Russia.

ITALIA - In Italia il governo di Giovanni GIOLITTI incrocia una positiva congiuntura economica dovuta principalmente allo SVILUPPO INDUSTRIALE e ai contributi inviati dagli emigrati italiani all'estero (le RIMESSE), che favoriscono la nascita del primo istituto assicurativo a capitale pubblico (l'ISTITUTO NAZIONALE DELLE ASSICURAZIONI). L'età giolittiana è tuttavia contrassegnata da gravi tensioni sociali. In politica estera Giolitti ottiene la Tripolitania e  la Cirenaica, Rodi e le Isole del Dodecanneso, ma resta il  problema delle TERRE IRREDENTE contese all'Austria, a cui l'Italia è legata (con la Germania) dalla TRIPLICE ALLEANZA. In politica interna vanno ricordati due eventi decisivi per l'allargamento della maggioranza: la LEGGE ELETTORALE, che porta al suffragio universale maschile, e l'alleanza politica col Conte GENTILONI, all'epoca Presidente dell'Unione Cristiana. Tuttavia il governo di larghe intese, che accorpava nella stessa maggioranza socialisti e cattolici, rivoluzionari e moderati, non durò a lungo proprio a causa della sua composizione eterogenea.

USA - Nel 1912 Henry FORD avvia la prima produzione in serie dell'industria automobilistica con il famoso Modello T che vede la luce negli stabilimenti di Detroit. L'uso della CATENA DI MONTAGGIO cambia per sempre il concetto di filiera produttiva con la progressiva SEGMENTAZIONE DELLA MANODOPERA, che lavora alle singole fasi del processo di produzione. Questa innovazione si ispira ai PRINCIPLES OF SCIENTIFIC MANAGEMENT di TAYLOR, riassumibili nelle parole "L'uomo giusto al posto giusto nel momento giusto", motto del TAYLORISMO e del FORDISMO.

2 - LA PRIMA GUERRA MONDIALE

LE CAUSE - La Grande Guerra inizia almeno 12 anni prima dell'attentato di Sarajevo, considerato il motivo occasionale del conflitto. Infatti il piano del Generale VON SCHLIEFFEN venne elaborato nei primi anni del secolo. La guerra ebbe diverse cause:
• la contesa della leadership economica e culturale tra l'Impero Britannico e quello Tedesco;
• la pressione espansionistica dell'Impero Austro-Ungarico nell'Est Europa e l'invasione della sfera di influenza dell'Impero Russo;
• le tendenze autonomiste e anti-asburgiche degli Stati Balcanici e dei gruppi irredentisti italiani;
• la contesa dei canali d'accesso al  Mediterraneo, che coinvolgeva Russia e Turchia;
• il forte sentimento di riscatto della Francia nei confronti della Germania.
La causa occasionale del conflitto è l'ATTENTATO DI SARAJEVO, in cui persero la vita l'Arciduca austriaco Francesco Ferdinando e l'Arciduchessa Sofia, assassinati il   28 luglio 1914 da un giovane anarchico bosniaco, Gavrilo Princip (affiliato al gruppo Giovane Bosnia) mentre si trovavano nella capitale serba im visita ufficiale. A innescare la rabbia degli autonomisti balcanici fu proprio la scelta provocatoria della data in cui la corte di Vienna aveva programmato la visita della coppia, anniversario di una pesante sconfitta patita alcuni secoli prima contro i Turchi: la decisione di non rispettare il lutto popolare accese inevitabilmente la reazione dei nazionalisti serbi e bosniaci.

GLI SCHIERAMENTI - L'Impero Tedesco e quello Austro-Ungarico avevano stipulato dal secolo precedente un accordo con l'Italia (la TRIPLICE ALLEANZA): l'Italia tuttavia non entró subito nel conflitto, sia perché impreparata, sia perchè restava aperta la questione delle terre irredente nella parte nord-orientale della Penisola, ancora in mano austriaca. La Francia e la Gran Bretagna avevano esteso l'Intesa Cordiale all'Impero Russo formando la TRIPLICE INTESA: lo scopo era quello di accerchiare e isolare la Germania, ma la Russia  aveva una difficile situazione interna che sarebbe poi degenetata nel 1917.
L'Italia interviene nel conflitto nel 1915 ma a fianco della Triplice Intesa: negli accordi segreti - stipulati a Londra - al governo italiano viene garantita, in caso di vittoria dell'Intesa, la  restituzione delle terre irredente. La Russia invece uscirà dal conflitto nel 1917, a causa della fine del regime zarista e del nuovo progetto politico che porterà alla nascita dell'URSS.
Gli USA intervengono nel conflitto solo nella seconda fase, dopo l'arnistizio russo-tedesco del 1917. L'intervento americano aveva l'obiettivo di appoggiare gli Stati dell'Europa Occidentale dalla possibile estensione della Rivoluzione Russa, che avrebbe potuto trasformare l'Europa in una pericolosa federazione di repubbliche socialiste.

LA CONCLUSIONE - Il conflitto finisce l'11 novembre 1918 con la vittoria della Triplice Intesa e la sconfitta di Germania e Impero Austro-Ungarico. Tra gli Stati vincitori c'è anche l'Italia,  forte della vittoria sul Piave. Il 18 gennaio 1919 iniziano i lavori della CONFERENZA DI PACE DI VERSAILLES. Le due potenze imperialiste sconfitte vivono una difficole transizione politica dopo la fuga dei rispettivi imperatori.

LE CONSEGUENZE - La Grande Guerra è nota per il grande numero di vittime. Il conflitto ebbe pesanti ripercussioni in campo economico e industriale, sul settore agricolo e in ambito sociale e politico. Tra le conseguenze piú inportanti c'è sicuramente la crisi del liberalismo, che conduce all'avvento dei regimi totalitari in Europa.

3 - IL PRIMO DOPOGUERRA

LA PACE - Il 18 gennaio del 1919 iniziano i lavori della Conferenza di Versailles. La data non fu scelta a caso in quanto si trattava dell'anniversario della fondazione del Reich. A decidere le sorti della Germania furono gli Stati dell'ex Triplice Intesa: la Francia, rappresentata da CLEMENCEAU, la Gran Bretagna, rappresentata da LLOYD GEORGE, e l'Italia, rappresentata da ORLANDO. A questi Stati si aggiungono gli USA guidati dal Presidente WILSON che giá nel corso del conflitto aveva elaborato un protocollo di intervento articolato in 14 punti, allo scopo di attuare un piano di intervento a favore degli Stati dell'Europa Atlantica e sottrarli così all'influenza della nascente Russia socialista.
La Germania  subì pesanti sanzioni tra cui la perdita del proprio impero coloniale e la restituzione di Alsazia e Lorena alla Francia, la riparazione dei debiti di guerra e l'obbligo della fornitura decennale di carbone alla Francia e al Belgio, il divieto di ricostituire l'esercito e un presidio armato dell'esercito francese sul confine. Col trattato di SAINT. GERMAIN EN LAYE l'Austria viene separata dall'Ungheria e sottoposta anch'essa a pesanti sanzioni. Gli Stati Balcanici (reputati un pericolo per la stabilità dell'Europa) sono unificati sotto il controllo serbo nella JUGOSLAVIA.
Grande fu la delusione dell'Italia, che non si vide restituire tutte le terre irredente (VITTORIA MUTILATA) nonostante gli impegni presi a Londra.

LA SOCIETÀ DELLE NAZIONI - Alcuni mesi dopo, il 28 aprile 1919, nasce a Ginevra la Società delle Nazioni, un organo consultivo internazionale formato da un'Assemblea composta dai delegati di vari Stati e da un Comitato di soli sei membri. Obiettivo della SDN era la tutela della stabilità politica europea, allo scopo di evitare nuovi conflitti. Tale obiettivo sarà tuttavia disatteso a causa dell'assenza di delegati americani, in quanto la nuova amministrazione repubblicana degli USA rifiuta il seggio riservato nel  "Board" ristretto di Ginevra, avviando una politica ISOLAZIONISTA. L'assenza degli USA renderà le decisioni della SDN meno efficaci.

L'EUROPA DOPO LA GUERRA - Nella Germania sconfitta si forma la REPUBBLICA DI WEIMAR (dal nome della città dove si riunisce l'Assemblea Costituente). La situazione interna è instabile a causa della presenza di gruppi nazionalisti (come i CORPI FRANCHI) e comunisti (come la LEGA DI SPARTACO) che tentano di sfruttare il clima di disordine per costituire delle repubbliche autonome.
La vittoria mutilata non piace agli irredentisti italiani. Il poeta e drammaturgo Gabriele D'ANNUNZIO, alla guida di un gruppo paramilitare, occupa la città di FIUME costituendo una sorta di exclave territoriale autonoma, la REGGENZA DEL QUARNARO, obbligando il governo italiano a intervenire, dato il ruolo dell'Italia nella Società delle Nazioni. Il TRATTATO DI RAPALLO del 1920 riconsegna la Dalmazia all'Italia in cambio della liberazione di Fiume. La QUESTIONE FIUMANA si chiuderà solo dopo il 1922 con la cessione di Fiume all'Italia.
La Gran Bretagna fa i conti con la DECOLONIZZAZIONE e col SEPARATISMO IRLANDESE. Nel 1920 nasce l'Eire, mentre in India si forma intorno al Mahatma GANDHI un movimento indipendentista non violento.
In Russia, dopo la presa di potere dei SOVIET (cioè i gruppi di lavoratori coordinati da LENIN), seguita all'abdicazione dello Zar NICOLA II, scoppia la guerra civile tra i moderati delle Armate Bianche e i rivoluzionari dell'Armata Rossa. Nicola II e la sua famiglia vengono assassinati nella dacia estiva di Ekaterinburg, dove erano stati segregati dopo la rinuncia al trono da parte dello Zar. Nel 1920 i bolscevichi vittoriosi sotto la guida di Lenin avviano un programma costituito da 21 punti, che porta alla costituzione, nel 1922, dell'URSS (Unione delle Repubbliche Socialuste Sovietiche).Lenin sale alla guida del Paese.
Il quadro politico europeo del primo dopoguerra è complicato  dall'ascesa dei partiti fascisti e nazionalisti.

 C5 - U2
L'età dei totalitarismi  e la seconda guerra mondiale

1 - EUROPA OCCIDENTALE

INTRODUZIONE - La principale conseguenza della Grande Guerra fu la CRISI DEL LIBERALISMO. I suoi effetti furono  politici ed economici. Quelli politici furono:

• la nascita delle IDEOLOGIE DI MASSA al posto dei partiti politici
• l'ascesa di MUSSOLINI in Italia e la fondazione dei FASCI (1919) a cui farà seguito la Marcia su Roma (1922)
• l'ascesa dei nazionalisti in Germania e la presa di potere di HITLER nel 1933
• la GUERRA CIVILE in Spagna (1936-1839) e la dittatura di FRANCO

Gli effetti della crisi del liberalismo sull'economia furono:

• la CRISI ECONOMICA del 1929 e il crollo della Borsa Valori a Wall Street
• la politica isolazionista degli USA
• la TEORIA DI KEYNES
• il NEW DEAL di Roosevelt
• la politica protezionista e autarchica dei regimi totalitari europei

ITALIA - Dopo la delusione della "vittoria mutilata" al termine della Grande Guerra, in Italia inizia a diffondersi un forte sentimento nazionalista, sfruttato dal giornalista e  politico (di formazione socialista) Benito Mussolini. La sua ascesa al potere avviene in quattro fasi:

• la fondazione a Milano dei FASCI DI COMBATTIMENTO il 23 marzo 1919 con cui porta avanti delle azioni eversive
• la nascita del partito (PARTITO NAZIONALE FASCISTA) e le alleanze strategiche con liberali e cattolici (contro i comunisti) e con i contadini
• la MARCIA SU ROMA il 28 ottobre 1922 ed il conferimento dell'incarico di re Vittorio Emanuele III  di formare un nuovo governo
• le LEGGI FASCISTISSIME e la dittatura del 1925

Mussolini era visto dal re e da molti italiani come il solo politico in grado di rilanciare il Paese: ma, nonostante un inizio dal sapore quasi liberale, con l'introduzione di riforme e migliorie, il governo di Mussolini si trasforma in un regime autoritario e oppressivo.
Questi sono i principali effetti della dittatura:

• i brogli per ottenere la maggioranza dei seggi in Parlamento e l'emanazione della legge sul premio di maggioranza per il partito più votato (LEGGE ACERBO)
• l'omicidio del deputato socialista Giacomo MATTEOTTI che aveva contestato i brogli alle elezioni
• la caccia ai dissidenti in Italia e all'estero e l'istituzione dell'OVRA (Organizzazione per la Vigilanza e la Repressione dell'Antifascismo)
• il divieto di associazione sindacale e partitica e lo scioglimento di tutte le organizzazioni esistenti
• la trasformazione del Parlamento in CAMERA DEI FASCI E DELLE CORPORAZIONI
• l'adozione delle LEGGI RAZZIALI sul modello di quelle vigenti nella Germania di Hitler, dopo l'alleanza tra quest'ultimo e Mussolini

GERMANIA - Durante la Repubblica di Weimar si diffonde un profondo sentimento nazionalista. La Germania è un paese sconfitto e umiliato, anche se Inghilterra e Stati Uniti cercano di aiutare i tedeschi a saldare i debiti di guerra col PIANO DAWRS e col PIANO YOUNG e la PACE DI LOCARNO del 1925 ha ammesso la Germania alla Società delle Nazioni. Tra i nazionalisti spicca Adolf HITLER. Nel dopoguerra faceva parte dell'esercito, impegnato a sedare le rivoluzioni di ispirazione bolscevica ma anche i nazionalisti volevano prendere il potere: Hitler fu promotore nel 1919  di un tentativo di colpo di Stato a Monaco, andato peró fallito. Nel 1920, dopo il suo congedo dall'esercito, entra nel  partito di cui diventa presto il leader, cambiandone il nome in PARTITO NAZIONALSOCIALISTA TEDESCO DEI LAVORATORI. Il suo progetto politico è contenuto in uno scritto, il MEIN KAMPF (La mia battaglia) dove Hitler espone le sue idee per rilanciare il Paese. Salito al potere con l'aiuto delle SS (Schultz Staffeln cioé Pattuglie di Protezione), nel corso del noto colpo di Stato detto  LA NOTTE DEI LUNGHI COLTELLI (1933) Hitler rinnega la pace di Locarno e avvia una nuova fase politica basata sul FUHRERPRINZIP che prevedeva:

• lo scioglimento dei partiti
• la soppressione delle associazioni sindacali
• la riduzione dei poteri del Parlamento

In politica estera stipula un patto decennale di non aggressione con l'URSS di Stalin (PATTO MOLOTOV RIBBENTROP, dai cognomi dei due ministri firmatari) e si allea con l'Italia di Mussolini (ASSE ROMA-BERLINO), iniziando i preparativi per un nuovo conflitto mondiale.
Il NUOVO ORDINE  di Hitler aveva lo scopo di difesa dello SPAZIO VITALE (Lebensraum) dalle altre razze dette SOTTO-UOMINI (Untermenschen), slavi e sopratutto ebrei, internati nei LAGER con dissidenti e omosessuali. Nel 1939 Hitler invade la Polonia dando inizio alla Seconda Guerra Mondiale e nel 1942 rompe il patto di non aggressione con l'URSS e invade il terrotorio sovietico.

SPAGNA - Dopo la Guerra Civile di Spagna, nel 1939 inizia la dittatura del Generale Francisco FRANCO. È il regime più longevo tra i fascismi europei: dura infatti fino al 1975, anno della morte del dittatore. Nel 1967 Franco aveva ridotto la dittatura e aveva fatto modificare la Costituzione, ripristinando la monarchia e designando erede al trono JUAN CARLOS DI BORBONE.

2 - EUROPA ORIENTALE E USA

INTRODUZIONE - Gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica sono i due principali protagonisti della seconda metà del XX secolo e i due grandi centri di influenza del secondo dopoguerra. In URSS, dopo la morte di Lenin, nel 1924 sale al potere Stalin, che avvia il processo di industrializzazione del Paese. Negli USA, dopo il repubblicano Hoover, inizia il lungo mandato del democratico  Roosevelt (dal 1933 al 1945: unico presidente americano eletto per 4 volte).

URSS - La collettivizzazione forzata delle terre costringe i contadini russi a lasciare i propri terreni per lavorare nelle fattorie agricole cooperative  (KOLCHOZ)  o nelle aziende agricole di Stato (SOVCHOZ): i contadini, guidati da BUCHARIN, si ribellano, ma la rivolta viene subito repressa dall'esercito e i rivoltosi  arrestati e internati nei GULAG, i campi di lavoro sovietici. Per protesta i contadini decidono di abbattere l'intero patrimonio zootecnico prima di entrare nelle fattorie. Il regime di Stalin si rafforza attraverso misure repressive:

• divieto di associazione
• progressiva eliminazione dei nemici interni per mezzo della polizia segreta
• POGROM (deportazioni degli ebrei)
• PURGHE (eliminazione di tutti gli oppositori del regime)

Pochi anni dopo aver stipulato il patto di non aggressione con Stalin,  Hitler inizia l'Operazione Barbarossa e invade il territorio dell'URSS.

USA - Il 24 ottobre 1929 la Borsa di Wall Street a New York fa registrare il crollo più rovinoso della storia, il cosiddetto  GIOVEDÌ NERO (il giovedì era il giorno delle contrattazioni a Wall Street). Il crollo arriva dopo una lunga serie di ribassi e gli effetti diventano presto incontrollabili. La Grande Depressione che ne seguì ebbe effetti anche sulle economie europee, spingendo i regimi totalitari all'adozione di misure protezioniste e autarchiche.
Nel 1932, scaduto il mandato del repubblicano HOOVER, viene eletto presidente il democratico ROOSEVELT, che sarà riconfermato per altre 4 volte (muore nel 1945 all'inizio del suo quarto mandato). Roosevelt avvia subito un piano di riforme noto come NEW DEAL (cioè nuovo corso)  e inaugura una politica  ispirata al pensiero economico di KEYNES (che aveva teorizzato l'intervento dello Stato in campo economico capovolgendo la teoria liberista di  SMITH). Già anni prima lo stesso Keynes aveva previsto la crisi dei mercati finanziari, causata:

• dai ritmi produttivi incessanti
• dal calo delle vendite e delle esportazioni (sopratutto nel settore agricolo)
• dalla crescente disoccupazione

Gli Stati Uniti cominciano una politica isolazionista, protezionista e sopratutto proibizionista (divieto per i privati di produrre in settori cruciali come la distillazione).
La politica di Roosevelt porta alla riduzione della disoccupazione e rilancia i settori produttivi in situazione più critica, disegnando così nuovi scenari per l'economia mondiale.

3 -  IL NUOVO CONFLITTO MONDIALE

INTRODUZIONE - Il 23 agosto 1939 Germania e Unione Sovietica avevano sottoscritto il PATTO DECENNALE DI NON AGGRESSIONE, poi trasformato in PATTO DI AMICIZIA. Il patto copriva le spalle alla Germania nel  caso di un attacco alla Polonia. La causa occasionale dello scoppio del secondo conflitto mondiale fu proprio l'annessione (Anschluss) del territorio polacco da parte della Germania a ovest, il 1 settembre 1939, con la conseguente invasione sovietica a est. Il conflitto si chiude il 2 settembre 1945.

CAUSE E  ALLEANZE - Il conflitto fu la principale conseguenza delle mire di Hitler sul controllo dell'Europa. A sostenere Hitler erano l'Italia (che l'anno prima aveva sottoscritto il PATTO D'ACCIAIO), l'URSS (legata dal PATTO DI NON AGGRESSIONE), la Spagna, l'Austria e la Norvegia di QUISLING, oltre poi al Giappone. Gli USA entrano in guerra solo nella seconda fase del conflitto, a sostegno degli Stati liberali come Gran Bretagna e Francia.
L'Italia entra in guerra l'anno dopo, il 10 giugno 1940. Mussolini si illudeva di condurre una GUERRA PARALLELA a quella di Hitler ma l'Italia non era in grado di sostenere l'impegno bellico. Dopo la disastrosa sconfitta in URSS l'Italia inizia le trattative per l'armistizio con le Forze inglesi e americane (8 settembre 1943) e sarà occupata dai Nazisti.
Così come in Norvegia anche nel sud della Francia si formó un governo collaborazionista guidato da PETAIN e noto come Repubblica di Vichy.

EVENTI - Il conflitto si sviluppa in due fasi. La prima fase (1939-1941) si distingue per la netta superiorità tedesca, per la nascita di governi di collaborazione con la Germania e per il ruolo fondamentale della resistenza inglese. La prima fase del conflitto si chiude nel 1941 con tre eventi cruciali:

• l'attacco tedesco all'URSS (22 giugno)
• la firma della Carta Atlantica da parte del primo ministro britannico CHURCHILL e del presidente americano Roosevelt (14 agosto)
• l'attacco giapponese agli Stati Uniti presso PEARL HARBOUR (7 dicembre)

La seconda fase del conflitto (1942-1945)  si distingue per il ruolo di primo piano degli USA su Pacifico e  Mediterraneo, per il fallimento della guerra all'URSS, per la caduta di Mussolini e per la guerra di liberazione. Gli episodi principali furono:

• lo sbarco americano in Sicilia (9 luglio 1943)
• le dimissioni di Mussolini (25 luglio 1943)
• l'armistizio  dell'Italia (8 settembre 1843) e la resistenza all'occupazione nazista
• lo sbarco in Normandia degli Alleati (6 giugno 1944)

LA FINE DELLA GUERRA - Le manovre degli Alleati e dell'URSS stringono la Germania su più fronti. Le tre potenze al vertice (gli  USA di Roosevelt e poi Truman, la Gran Bretagna di Churchill e l'URSS di Stalin) si confrontano per decidere le sorti della guerra e del dopoguerra.
In Italia la Resistenza, con l'aiuto degli Alleati, libera Roma e poi Milano il 25 aprile 1945. Mussolini, che aveva cercato di organizzare a Salò la Repubblica Sociale Italiana, è intercettato e fucilato dai partigiani il 28 aprile 1945 presso Giulino di Mezzegra.
In Germania, mentre Berlino viene occupata, Hitler si suicida nel suo rifugio segreto il 30 aprile 1945.
Il Giappone si arrende il 14 agosto 1945 poco dopo le due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki (6 e 9 agosto 1945).
La seconda guerra mondiale si conclude il 2 settembre 1945.

 C5 - U3
La Guerra Fredda

1 - GLI ANNI DELLA PRIMA GUERRA FREDDA
(1946-1969)

INTRODUZIONE - L'espressione GUERRA FREDDA è nata alla fine degli Anni Quaranta del XX secolo per indicare il conflitto (combattuto sopratutto sul piano politico e ideologico) che vedeva contrapposti gli Stati Uniti d'America e l'Unione Sovietica, le due potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale. Già verso la fine del conflitto si assiste alla formazione di due veri e propri "blocchi": uno filo-americano e uno filo-sovietico. Il simbolo di questa divisione fu il MURO DI BERLINO, la barriera di cemento che per 30 anni ha separato fisicamente (e anche ideologicamente) la Germania e l'Europa. La guerra fredda - che si articola in due fasi - si chiuderà con l'abbattimento del Muro di Berlino, in seguito allo scioglimento del Patto di Varsavia che legava gli Stati dell'Est Europa all'URSS dal secondo dopoguerra.

USA E URSS - Le quattro grandi conferenze svoltesi nei due ultimi anni del conflitto avevano lo scopo di circoscrivere le due zone di influenza, anglo-americana a ovest e sovietica a est. Il primo Stato diviso tra le due  potenze fu la Germania, il cui territorio fu separato in due Stati: la Repubblica Federale Tedesca a ovest e la Repubblica Democratica Tedesca a est. La città di Berlino fu ugualmente divisa a metà.
Dopo la morte di Roosevelt è eletto Harry TRUMAN, a cui succederà Dwight "Ike" EISENHOWER; dopo la scomparsa di Stalin l'URSS è guidata da Nikita KRUSHEV e poi da Leonid BREZNEV.
Le relazioni tra i due paesi furono sempre molto tese e caratterizzate da una incessante CORSA AGLI ARMAMENTI, sopratutto missilistici e nucleari, che coinvolgeva gli Stati "allineati" alle due potenze e schierati a ovest con il PATTO ATLANTICO (la NATO) e a est con il PATTO DI VARSAVIA. La lotta per la leadership mondiale si combatteva su vari fronti:

• politico e ideologico: il LIBERALISMO contro il MARXISMO-LENINISMO
• economico: il CAPITALISMO contro il SOCIALISMO REALE
• militare: la CORSA AL RIARMO dei missili e delle bombe nucleari
• aero-spaziale: la conquista dello spazio e della luna

Il confronto tra i due Paesi era di carattere sopratutto ideologico. Negli USA la DOTTRINA TRUMAN e la "caccia alle streghe" lanciata dal senatore repubblicano Joseph MCCARTHY(da cui il termine MACCARTISMO) contro i comunisti scatenarono la psicosi di infiltrazioni sovietiche in molti settori della cultura (anche varie celebrità di Hollywood ne fecero le spese). Alla morte di Stalin (1953) si registró un temporaneo "disgelo" tra le due super potenze e di conseguenza l'allentamento del maccartismo, anche per merito del processo di DESTALINIZZAZIONE di Krushev, il primo a denunciare i crimini dello stalinismo. Tuttavia la tensione tra i due "blocchi" era sempre alta. Il clima di apparente distensione politica negli Stati dell'Est Europa verrà turbato dalla repressione del processo riformista in Ungheria nel 1956 e poi in Cecoslovacchia nel 1969.  L'ascesa al potere di Breznev e l'ingresso della Cina di Mao tra gli Stati allineati all'URSS (e l'acuirsi della CRISI ASIATICA) interruppero il riformismo di Krushev e il dialogo tra Washington e Mosca.
Nel 1961 fu completata l'edificazione del MURO DI BERLINO che diventó  tetro simbolo della Guerra Fredda (per designare la divisione tra le due aree di influenza si usó anche l'espressione CORTINA DI FERRO).

ASIA - Nel 1947, dopo la sconfitta dell'esercito nazionalista di CHANG KAI SHEK il potere viene preso da MAO TSE TUNG, che costituisce nel 1949 la Repubblica Popolare Cinese (o RPC) con la collaborazione sovietica;  Chang Kai Shek fonda a Taiwan la Repubblica di Cina (Cina Nazionalista), sostenuta dagli USA e attualmente Stato non riconosciuto.
Nei primi anni 50 Mao guida la LUNGA MARCIA allo scopo di affermare il socialismo tra il popolo e inizia una RIVOLUZIONE DELLA CULTURA. Il riformismo maoista è improntato sul modello sovietico (industria e collettivismo agricolo). La Corea, dopo il ritiro del Giappone, è divisa al 38 parallelo tra Stati Unoti e URSS. Alla cessaziome del presidio, il tentativo di riunificare le due Coree è la causa di una nuova guerra, che si conclude col ripristino dei confini al 38 parallelo. Il Vietnam seguì una sorte simile ma dall'esito più instabile. Dopo la fine dell'occupazione francese, nel 1946 il leader comunista  HO CHI MIN fonda la Repubblica Democratica del Vietnam, costringendo la Francia a rioccupare la penisola. Per evitare una nuova guerra di Corea anche il Vietnam è diviso, con la parte del sud affidata al moderato NGO DINH DIEM. Ben presto Diem (sostenuto dagli USA) si trasforma in un dittatore e inizia la resistenza dei Vietcong guidati da Ho Chi Minh. L'intervento americano sfoció in una guerra che duró fino al 1975. Viene ricordata con Pearl Harbor per essere stata una delle più famose sconfitte degli USA. La Cina di Mao ebbe come si vede un ruolo chiave nella crisi asiatica, promuovendo l'emancipazione di altri Stati negli anni 70.

MEDIO ORIENTE - Come per il resto del mondo anche il Medio Oriente subì gli effetti della guerra fredda. L'ONU aveva fatto pressioni per dare agli Ebrei uno Stato: così nel 1948 lo statista BEN GURION proclama la nascita dello Stato Libero di Israele. L'ONU aveva stabilito la divisione in due zone, una israeliana e una arabo-palestinese, ma dopo la proclamazione i paesi arabi (Egitto, Siria, Libano e Giordania) scesero in guerra contro il nuovo Stato sostenendo la Palestina.  L'esito della guerra fu favorevole a Israele e i Palestinesi furono obbligati a lasciare il territorio. La frattura tra Israele (sostenuto dagli USA) e i Paesi Arabi  (sostenuti dall'URSS) si aggrava quando in Egitto sale al potere il colonnello NASSER che nel 1956 chiude e nazionalizza il CANALE DI SUEZ, il collegamento marittimo fondamentale tra bacino mediterraneo e Oceano Indiano,, e minaccia gli israeliani con l'esercito dei Fedayn. La "crisi di Suez" si risolve con un accordo bilaterale tra le due super potenze e il transito nel Canale sarà garantito dall'ONU.  Nel 1958 Nasser costituisce e presiede la RAU (Repubbliche Arabe Unite) con Siria e Yemen: tale federazione si scioglie nel 1961 dopo il colpo di Stato in Siria, tuttavia i Paesi Arabi restano uniti contro Israele:

• nel 1960 si costituisce l'OPEC, che univa i più importanti Stati Arabi produttori di petrolio
• nel 1964 nasce l'OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina)

Nel settembre dello stesso anno inizia l'addestramento dei guerriglieri reclutati nei vari campi profughi palestinesi. Nella prima settimana di giugno 1967 si combatte la GUERRA DEI SEI GIORNI. L'esercito israeliano guidato da Moshè DAYAN ha la meglio sul "commando" unificato dei Paesi Arabi e conquista ampie zone degli Stati Arabi: l'ONU impone cosi il "cessate il fuoco" e invita Israele e Palestina a un accordo, attraverso le due potenze, ma l'URSS rifiuta ogni trattativa e accusa USA e Israele di comploto.

ITALIA - L'Italia uscì dalla guerra come uno Stato sconfitto. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 le sorti del Paese erano affidate agli Alleati (USA e Regno Unito) a cui è affidata una difficile ricostruzione. L'opera di "defascistizzazione" coinvolgeva vari settori. Nel 1946 il re Vittorio Emanuele III lascia il suo trono a suo figlio UMBERTO II, noto come "il re di maggio" in quanto sarà un regno di breve durata (poco più di un mese): il 2 giugno del 1936 il primo referendum a suffragio universale chiedeva di scegliere se confermare la monarchia o adottare la repubblica. La vittoria della repubblica segnó una svolta epocale per l'Italia. I Savoia lasciarono il Paese, e si dette inizio ai lavori per compilare la Costituzione Repubblicana, che vede la luce il 1 gennaio 1948. Primo Presidente della Repubblica Italiana fu Enrico DE NICOLA, eletto (pro tempore) dai membri della Costituente il 28 giugno 1946 e decaduto il 31 dicembre 1947 alla vigilia dell'entrata in vigore della Costituzione.
Anche l'Italia fu coinvolta nella guerra fredda. Pur  aderendo alla NATO l'Italia aveva il Partito Comunista più forte dell'Europa Atlantica, e direttamente finanziato dall'URSS: la particolare situazione e la posizione dell'Italia nel blocco della NATO, oltre al timore di un'invasione sovietica (a causa dal già citato maccartismo) produssero uma serie di tensioni che culminsrono nell'attentato al leader del PCI, Palmiro TOGLIATTI. Le Politiche del 1948 si svolsero in un clima da guerra civile. A vincere fu la DC di Alcide DE GASPERI. Il Parlamento scelse come Presidente della Repubblica l'economista L.  EINAUDI, a cui tra gli anni 50 e 60 seguiranno:

• G. Gronchi
• A. Segni
• G. Saragat

Il Governo di De Gasperi si attiva per ricostruire la difficile situazione italiana con l'istituzione della Cassa per il Mezzogiorno e la riforma tributaria di Vanoni, e nel 1953 vara la legge sul premio di maggioranza per il partito che avesse ottenuto il 50% dei voti: tuttavia alle successive Politiche la DC sfioró di poco questo tisultato causando le dimissioni di De Gasperi e il suo ritiro dalla politica italiana.

GLI ANNI SESSANTA - Gli anni 60 del XX secolo sono gli anni del rilancio ma anche della grande crisi sociale. USA e URSS si contendono lo spazio con diverse missioni: il sovietico Yuri Gagarin è il primo cosmonauta a essere lanciato in orbita nello spazio, Neil Armstrong è il primo astronauta a metter piede sulla Luna.
Negli USA si succedono i Presidenti John Fitzgerald KENNEDY e Lyndon JOHNSON. A Cuba, dopo la rivoluzione del 1959 che depose il dittatore Fulgencio BATISTA, il governo è assunto da Fidel CASTRO, uno dei capi della rivolta insieme al fratello Raul CASTRO, Camilo CIENFUEGOS ed Ernesto Che GUEVARA. L'isola caraibica, di fronte alla Florida, fu al centro di un caso politico spinoso per l'installazione di testate missilistiche sovietiche puntate sulle coste USA. Cuba, allineata agli Stati aderenti al Patto di Varsavia, fu per diversi anni la spina nel fianco degli USA e un'importante pedina nella scacchiera della guerra fredda. Nel corso della presidenza di Kennedy (assassinato a Dallas il 22 novembre 1963), e poi di Johnson,  si diffonde negli USA il sentimento di rivolta e di cambiamento, che  sfida il sistema di quei tempi. I movimenti più famosi sono quello per i diritti civili dei neri afroamericani e quello pacifista.
Il movimento a favore dei diritti civili dei neri ebbe due padri: il non violento Martin Luther KING e il leader delle Black Panthers, il carismatico MALCOLM X. Solo alla fine degli anni 60 fu approvata la legge che aboliva la segregazione razziale in tutti gli Stati federali. A sostenere il movimento si impegnarono anche il senatore democratico Robert KENNEDY, il fratello di JFK (ucciso anche lui in un attentato, a Memphis nel 1968) e i musulmani, che fecero moltissimi proseliti.
Il pacifismo nasce nelle Università  (sopratutto a Berkeley e a Stanford) in reazione all'istituzione di centri di coscrizione di giovani volontari per il Vietnam. Gli uffici di arruolamento vennero dislocati in "Senior High School" e nei campus universitari, reclamizzati dalla celebre immagine di "Uncle Sam" (personaggio simbolo degli USA) e lo slogan "I want you for U. S. Army". La massiccia campagna di arruolamento dei giovani volontari per la guerra del Vietnam fu duramente contestata anche dagli artisti (come i folk singer Joan Baez e Bob Dylan) e da diversi intellettuali. Il movimento operó anche fattivamente con i Peace Corps (corpi di pace) e la sua naturale evoluzione è la filosofia "hippy", cioé il sincretismo di pacifismo, libertarismo e misticismo orientale.
In Europa il movimento arriva negli ultimi anni 60: prima il "maggio francese" nel 1958, con la rivolta degli studenti dei Licei e delle Università, e nell'autunno del 1969 si forma anche in Italia un movimento di protesta allargato agli operai. I temi della protesta erano soprattutto la necessità di un rinnovamento culturale e l'accessibilità degli studi e delle carriere professionali anche ai ceti meno agiati, ma anche il sostegno al pacifismo, a Cuba e alla Cina. Negli anni 70, in Italia, da tali movimenti si distaccano le fazioni di tipo eversivo (ANNI DI PIOMBO).

2 - GLI ANNI DELLA SECONDA GUERRA FREDDA
(1969-1989)

INTRODUZIONE - Dopo gli anni 60 i rapporti tra Stati Uniti e URSS sono sempre tesi e complicati dalla crisi del petrolio e dai nuovi focolai di guerra in Afganistan e in Medio Oriente. Dopo la durissima repressione sovietica nel 1969 della PRIMAVERA DI PRAGA l'Occidente si dissocia e anche alcuni  Partiti Comunisti prendono le distanze da Mosca. La nuova crisi tra gli USA e l'URSS si estende alla tecnologia e allo sport.
La seconda fase della guerra fredda si chiuderà alla fine degli anni Ottanta con la fine dei regimi comunisti dell'Est Europa e la demolizione del Muro di Berlino.

USA E URSS - Un primo segno di "disgelo" arriva negli anni 70 con i due accordi SALT 1 e 2 (Strategic Army Limitation Treaty cioé Trattato per la linitazione delle armi da guerra) che furono firmati da L. Breznev per l'URSS e da R. Nixon e J. Carter per gli USA. Ma la distensione tra i blocchi non fu mai continuativa: si ricordano l'EMBARGO (interruzione dei flussi di commercio) ai danni di Cuba e il sostegno ai regimi anti-comunisti in Sudamerica (soprattutto  Nicaragua e Argentina).
I presidenti degli USA negli anni 70 sono anche noti per le controversie dei loro mandati. Il repubblicano Richard NIXON fu al centro dello scandalo del WATERGATE (nome del famoso hotel che ospitava il Partito Democratico, nelle cui stanze furono trovate delle microspie): lo scandalo costrinse Nixon, eletto per il secondo mandato, alle dimissioni in favore del suo vice Gerald FORD. Il democratico James Earl CARTER fu ingiustamente accusato (dopo l'assalto all'ambasciata americana a Teheran, durante la rivoluzione del 1979 in Iran) di negligenze e ritardi negli interventi per salvare gli ostaggi. In realtà Carter pagó per la grave  recessione economica seguita alla fine della presidenza di Nixon, che era riuscito a contrastare la "crisi del dollaro" dei primi anni 70. Dopo la parentesi democratica, gli anni 80 si aprono con i due mandati presidenziali di Ronald REAGAN: è l'inizio di una lunga fase repubblicana. Reagan fu protagonista del rilancio economico e finanziario degli USA, grazie anche all'adozione della politica NEOLIBERISTA (detta REAGANOMICS) che  prevedeva:

• drastico taglio alle spese pubbliche
• massiccia privatizzazione degli enti pubblici
• aggressivo assalto ai mercati
• aumento del prelievo fiscale

Reagan fu il protagonista del "disgelo" con l'URSS, con l'ascesa al potere di Mikhail S. GORBACEV, ma la fine della corsa agli armamenti e lo smantellamento degli "euromissili" erano dovuti più a motivi economici che politici o ideologici.
Anche l'URSS era da anni costretta a subire le pesanti ripercussioni economiche della Guerra Fredda, aggravate dal naturale immobilismo finanziario dovuto al socialismo reale, dalla presenza di un apparato gerarchico e burocratico arretrato e dalla nascita di un mercato interno parallelo e illegale. Dopo la fine della lunga era Breznev e le  brevi presidenze di Yuri ANDROPOV e Konstantin CERNJENKO, sale dunque al potere Mikhail S. GORBACHEV, autore di un'incredibile svolta politica, culturale e ideologica. Il programma politico di Gorbachev (in russo PERESTROJKA ossia "nuova prospettiva")e l'adozione della GLASNOST (trasparenza) furono decisivi sia per la fine della Guerra Fredda sia per la fine dell'URSS. È attualmente l'ultimo segretario generale del PCUS ancora vivente. Nei suoi sei anni al governo (1985-1991) si sfalda con impressionante velocità sia l'Unione Sovietica sia il Patto di Varsavia: i primi Stati a uscire furono la Polonia e la Romania del dittatore Nicolae CEAUSESCU, il Duce Rosso, il cui regime viene rovesciato. Il 9 novembre 1989 inizia la demolizione del Muro di Berlino, che da 28 anni era simbolo della Guerra Fredda.

ASIA - Nei anni 70 e 80 prosegue il cammino di emancipazione dei paesi asiatici con la diffusione dei governi comunisti in Cambogia, nel Laos e in Myanmar. Nel 1976 in Cina muore Mao e anche qui inizia col successore DENG XIAO PING il processo di modernizzazione come in URSS. Il 30 aprile 1975 si conclude la Guerra del Vietnam. Ma la novità del periodo è il fenomeno delle guerre locali, cioé i conflitti sorti in  aree circoscritte. I fronti  più importanti sono: l'Afghanistan - il cui territorio fu invaso nel 1979 dalle truppe sovietiche per evitare gli effetti della guerra civile scoppiata all'indomani della presa di potere di KARMAL - e l'Iran, dove nello stesso anno viene deposto lo Shah REZA PAHLAVI al posto del quale si imsedia il regime degli AYATOLLAH. Gli USA e l'URSS sono coinvolti nelle guerre locali e le tensioni si estendono anche agli Stati allineati (famosi i due rispettivi  "boicottaggi" dei Giochi Olimpico nel 1980 a Mosca e nel 1984 a Los Angeles, che furono causati proprio dalle crisi locali).

MEDIO ORIENTE - Una nuova frattura tra Israele e gli Stati Arabi è la guerra dello YOM KIPPUR, in seguito alla quale le milizie arabe invadono la spomda est del Canale di Suez, già occupata da Israele, ma l'esercito israeliano la rioccupa in soli 4 giorni. L'OLP allora reagisce con una serie di attentati dei terroristi: il governo di Tel Aviv dà l'ordine di attaccare i due campi profughi di SABRA e di CHATILA, in Libano, che erano stati ritenuti covo di terroristi palestinesi. Fu in realtà un massacro inutile di civili inermi (sopratutto donne e bambini).
Una tregua importante arriva nel 1978 con gli ACCORDI DI CAMP DAVID tra Israele ed Egitto (col patrocinio degli USA di  Carter). Ma la tensione resta alta: nel 1981 il presidente egiziano Anwar-El SADAT muore in un attentato al Cairo.

EUROPA - L'Europa, dopo la Primavera di Praga, gira le spalle agli Stati del Patto di Varsavia. La distensione arriva dalla Germania Ovest grazie alla politica diplomatica di Willy BRANDT (la OSTPOLITIK) che peró si interrompe alla fine del mandato di Brandt, con il successore Helmut SCHMIDT. Il dialogo tra le "due Germanie" riprende col cancellierato di Helmut KOHL (il  "padre" della riunificazione tedesca). In Francia si affermano i moderati con i Presidenti Georges POMPIDOU e Valery GISCARD D'ESTAING, ma neglo anni 80 inizia la lunga era del presidente socialista F. MITTERRAND. In Italia gli anni 70 sono ricordati col nome di ANNI DI PIOMBO: è un decennio di instabilità iniziato il 12 dicembre del 1969 con la STRAGE DI PIAZZA FONTANA a Milano, sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura. Le "piste eversive" si individuano nei gruppi di matrice neofascista, comunista e anarchica: il più famoso è quello delle BRIGATE ROSSE, responsabile di attentati a giornalisti e politici oltre al sequestro e all'omicidio di Aldo Moro nel 1978.  Le stragi (nome usato per gli atti eversivi neofascisti) più gravi furono (oltre a quella già citata) quella di Brescia in Piazza della Loggia (nel 1974) nel corso di una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati, e quella della Stazione di Bologna (nel 1980). I due partiti della maggioranza (la DC di Aldo Moro) e dell'opposizione (il PCI di Enrico Berlinguer) sottoscrivono un accordo di solidarietà nazionale (il COMPROMESSO STORICO), cioé un patto per un piano di riforme sociali allo scopo di contenere l'instabilità del Paese.
I Presidenti della Repubblica Italiana degli anni 70 e 80 sono stati;

• G. Leone
• S. Pertini
• F. Cossiga

Durante gli anni 70 e 80 si radicalizza il fenomeno degli omicidi di mafia e di camorra. Tra le vittime più famose dei vari attentati ricordiamo i magistrati  Rocco CHINNICI e  Rosario LIVATINO, il Generale Carlo Alberto DALLA CHIESA, e i giornalisti Giancarlo SIANI e Peppino IMPASTATO. La guerra Stato-Mafia continuerà nei primi anni 90. Nel Regno Unito inizia l'era del Premier conservatore Margaret THATCHER. La politica della IRON LADY, come fu chiamata, non era così diversa dalla "reaganomics" (tagli alle spesa pubblica e privatizzazioni, aumento del "fiscal drag" e dei prezzi dei generi di consumo, riduzione dei salari) con il conseguente allargamento della forbice sociale tra le classi, cone in USA di Reagan.

MONDO - Negli anni 70 finiscono gli ultimi tre fascismi europei (in Portogallo, in Grecia e in Spagna) mentre in alcuni Stati dell'America Latina si insediano dittature militari di caratterre neofascista, come quella di Pinochet in Cile, di Viola e poi Videla in Argentina, di Stroessner in Paraguay e Noriega a Panama. Alla fine degli anni 80 finisce in Sudafrica la trentennale detenzione dello storico attivista dell'African National Congress Nelson MANDELA, che segna anche la fine dell'apartheid nel Paese.

3 - IL MONDO DOPO LA FINE DELLA GUERRA FREDDA
(1990-2000)

INTRODUZIONE - Negli anni 90 - a causa dello scioglimento del Patto di Varsavia e dell'URSS - si regista un aumento del numero degli Stati, a cui si aggiungono quelli della Jugoslavia. I nuovi fronti di tensione si spostano al mondo islamico. In Europa dopo la fine della "CORTINA DI FERRO" si afferma il programma di unione tra gli Stati con gli accordi di Maastricht e  Schengen.

USA - Negli Stati Uniti si apre  l'era di George BUSH. Il  neoliberismo reaganiano si basava su due aspetti:

• la DEREGULATION, cioè il progressivo allontananamento dello Stato dall'economia
• i tagli sul WELFARE, il sistema assistenziale

Il successore di Reagan (e già suo vice) G. Bush non si allontana dalla politica neoliberista, ma, tuttavia, alla manovra  di Bush non consegue la riduzione del debito federale, pur a fronte dei drastici tagli alla spesa. A Bush succederà il democratico Bill CLINTON, il quale peró conferma la stessa politica dei repubblicani.
Il decennio si chiude con l'elezione del repubblicano George W. BUSH (il figlio dell'ex presidente).

MEDIO ORIENTE - Nel 1991 si apre la PRIMA GUERRA DEL GOLFO in seguito all'invasione del Kuwait da parte dell'Irak di SADDAM HUSSEIN. L'invasione è contrastata dal decisivo intervento NATO con l'Operazione DESERT STORM. La guerra dura un mese e si chiuse con la sconfitta irachena, nonostante Hussein avesse tentato di estendere il conflitto agli altri Stati Arabi, invocando la guerra santa (la JIHAD) contro il comune nemico americano.
Nello stesso periodo si ha uno storico accordo tra Israele e OLP: Ythzak RABIN, primo ministro israeliano, e Yasser ARAFAT, leader palestinese, firmano la tregua dopo 40 anni di conflitti. Ma la tregua non basta a pacificare il Medio Oriente. Dopo la fine della prima Guerra del Golfo ci sono ben  tre gruppi a contendersi la Palestina:

• HAMAS, il movimento palestinese
• il "Partito di Dio" dello HEZBOLLAH, degli Stati Islamici più irriducibili
• la DESTRA ISRAELIANA di Ariel SHARON

Nel 1994 Rabin muore in un attentato e gli succede Benjamin NETANYAHU. Alla fine del decennio la tensione tra  USA e paesi arabi si radicalizza diventando una guerra, che sfocerà in una serie di attentati il giorno 11 settembre del 2001.

AFRICA - Gli anni 90 sono stati anni di emancipazione per molti Stati africani dopo la fine del dominio europeo ma anche anni di conflitti di tipo etnico e religioso (si ricordano i genocidi in Ruanda e in Burundi). In Sudafrica il leader della lotta contro l'apartheid, Nelson MANDELA, è scarcerato dopo 30 anni di prigionia e nel 1994 il suo partito lo porta ad una clamorosa vittoria alle Elezioni. Nei paesi africani mediterranei  (Tunisia, Algeria, Libia ed Egitto) si registrano i primi segnali di instabilità che portano nel 2000 alla PRIMAVERA ARABA.

URSS E BALCANI - Con la fine dell'URSS e del Patto di Varsavia, e  col distacco delle nazioni  jugoslave, la carta politica dell'Europa è completamente stravolta.
L'indipendenza di Bosnia, Slovenia e  Croazia è la causa di un conflitto con la Serbia di Slobodan MILOSEVIC, per questioni territoriali e di confine, ma anche di natura etnica e religiosa (ortodossi e musulmani). Milosevic fu responsabile dell'occupazione di molti territori e di genocidi e deportazioni, obbligando l'Occidente a intervenire. I territori, alla  sconfitta di Milosevic, furono divisi e il dittatore serbo verrà condannato per "crimini contro l'umanità".
Anche In Est Europa si assiste alla dissoluzione degli ex Stati sovietici: tra
i primi Stati a dichiararsi indipendenti dall'URSS ci sono i paesi baltici, quelli asiatici e poi l'Ucraina. Il fenomeno di emancipazione indebolì la poltrona di Gorbachev., sostituito da Boris ELTSIN nel 1992. Eltsin trasformó la ex-URSS im una nuova comunità di stati federati e guidati dalla Russia. Al posto della vecchia bandieta fu adottato il tricolore della Federazione Russa. Ma la più grande rivoluzione di Eltsin è la messa fuori legge del Partito Comunista Sovietico e la manovra per entrare nel libero mercato e nel G8. La svolta arriva peró solo col successore Vladimir PUTIN, che porta la Russia alla ribalta internazionale. Come già per gli USA i problemi per la Russia nel 2000 sono legati  al terrorismo islamico (in particolare  ceceno).

EUROPA - Il  19 giugno del 1990 Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Francia e Germania Ovest firmano la Convenzione di Schengen. Il Trattato (che applicava gli accordi di 5 anni prima) disponeva l'eliminazione delle frontiere tra gli Stati che vi aderivano. Nello stesso anno aderì anche l'Italia, seguita poi da Spagna e Portogallo. Il 7 febbraio 1992 nasce a Maastricht  l'UNIONE EUROPEA. Il Trattato di Maastricht fu sottoscritto dai 12 Stati  della (fino a quel tempo) COMUNITÀ EUROPEA per fissare le regole e i parametri necessari all'ingresso dei vari Stati nell'Unione. Il Trattato è entrato in vigore il 1 novembre 1993. I due Trattati del 1990 e 1992 costituiscono un momento essenziale per l'Europa.
Nel Regno Unito, finito il tempo della Thatcher, il governo va ancora ai conservatori (con John Major) e poi ai laburisti (Tony Blair). La sterlina entra a far parte dello SME (cioé il Sistema Monetario Europeo) ma non aderirà all'Eurozona nel 2002. La Germania si riunifica con Helmut Kohl. L'economia tedesca si rafforza e il Paese attira i lavoratori di Balcani ed Est Europa. Le crescenti ondate dei migranti di Africa e Asia interessano anche la Francia. Il problema dei sans papier, gli immigrati irregolari, fu affrontato in modi diversi dai governi, fino a votare la legge  per regolare gli ingressi nel Paese, con l'opposizione del Front National di Jean Marie Le Pen. Ma nonostante gli sforzi per contenere il flusso, il numero dei migranti continua ad aumentare e si innescano tensioni e disordini alla periferia di Parigi (nella "banlieue").
Gli anni 90 in Italia sono il periodo di transizione a quella che è stata (un po' impropriamente) definita SECONDA REPUBBLICA. Il termine è fuorviante poiché  non corrisponde alla modifica della Carta Costituzionale (come per esempio in Francia) ma è  evocativo per indicare il radicale cambiamento del clima politico:

• la fine dei due partiti simbolo del XX secolo, il PCI e la DC
• la crisi del PENTAPARTITO, cioé la coalizione di 5 partiti del governo (la DC, il PSI, il PSDI. il PLI ed il PRI)
• l'avvento di un sistema BIPOLARE diviso in due coalizioni

Nel 1992 le indagini del "pool" della Procura di Milano guidato da Borrelli e da D'Ambrosio, e composto dai giudici:

• Di Pietro
• Davigo
• Colombo
• Parenti
• Boccassini

rivelano una fitta rete di corruzione e finanziamenti illeciti ai partiti politici.  L'Operazione MANI PULITE e lo scandalo che ne seguì (che i media chiamarono Tangentopoli) travolsero la politica e l'imprenditoria. Lo stesso anno due tra i più attivi magistrati antimafia, FALCONE e BORSELLINO, vengono assassinati a Palermo. La concatenazione luttuosa deglo eventi è all'origine di una scelta di solidarietà nazionale che porterà al Quirinale i Presidenti O. L. Scalfaro e C. A. Ciampi e al governo le coalizioni de La Casa delle Libertà (guidato da Berlusconi) e quella de l'Ulivo (guidata da Prodi).

MONDO  - La globalizzazione è ia vera novità degli anni 90. Le aziende per contenere i costi decidono di delocalizzare la produzione affidanfosi a manodopera straniera e a basso costo. Nasce il TERZIARIO, il settore dei servizi, che prende vita grazie alla diffusione di internet. La rivoluzione telematica è all'origine di una svolta epocale che coinvolge i vari settori di commercio e finanza. Gli Stati di più recente sviluppo si inseriscono come primi produttori di servizi: il Brasile, la Russia, la Cina, l'India e il Sudafrica (BRICS).. La globalizzazione allontana l'economia dal classico asse USA-Europa:

• nasce il WTO (World Trade Organization) l'organo che regola il commercio tra gli Stati
• nasce il NAFTA (North America Free Trade Association) l'organo che regola il commercio in Nord America e in Messico
• si sviluppa il commercio equo e solidale (FREE TRADE) per tutelare la produzione dei Paesi in via di sviluppo

Nonostante gli sforzi del WTO il XX secolo si chiude con il divario tra le economie dei Paesi: la richiesta più urgente è la cancellazione del debito dei Paesi  in svantaggio verso USA ed Europa, e l'approvazione di leggi per regolare le ondate dei migranti.
Infine, uno dei nuovo problemi a livello globale è l'ambiente. Nel 1992 la Conferemza di Rio avvisa sull'urgenza di ridurre i gas serra nell'atmosfera ed evitare l'ulteriore allargamento del buco nell'ozono.

Piergiovanni Morittu

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