lunedì 19 settembre 2016

900 - Parte 1C

IL 900 - PARTE 1C
IL PRIMO DOPOGUERRA 
1919-1929

1 - QUADRO STORICO INTRODUTTIVO

LA CONFERENZA DI VERSAILLES - il 18 gennaio 1919 si apre la CONFERENZA DI PACE DI VERSAILLES, a cui partecipano di diritto i rappresentanti delle 27 nazioni vincitrici del conflitto escludendo ovviamente le potenze sconfitte. scopo della conferenza è il riassetto politico e istituzionale dei paesi coinvolti nella guerra e soprattutto la costituzione di un regolamento duraturo che favorisca la libertà dei popoli, la pace, e la sicurezza internazionale. a guidare i lavori il presidente americano WILSON, che porta con sè il suo manifesto dei 14 punti, e i primi ministri di francia, inghilterra e italia, CLEMENCEAU, LLOYD GEORGE e ORLANDO. tra le potenze non c’è un accordo vero e proprio. la francia, che ha subito il maggiore danno economico e sociale, vorrebbe una pace vendicativa ai danni della germania, con delle pesanti sanzioni. l’italia pretende le terre irredente promesse dalla triplice intesa nel trattato di londra del 1915, e che pongono le basi per una futura egemonia imperialistica sull’adriatico. infine l’inghilterra, molto attenta all’equilibrio europeo, è seriamente preoccupata per il diffondersi del bolscevismo russo, che potrebbe minare l’assetto politico dell’europa dell’est.

LA SOCIETA’ DELLE NAZIONI - il 28 aprile dello stesso anno viene costituita la società delle nazioni, con sede a GINEVRA, un organismo che sulla carta avrebbe dovuto fare da guida alle problematiche tra i vari paesi. la SDN sarebbe dovuta essere composta da una ASSEMBLEA, composta dagli stati membri e da un CONSIGLIO composto da 6 stati, di cui 5 permanenti, eletti di diritto, ossia italia, inghilterra, francia, usa e giappone, e 4 che sarebbero invece stati eletti dall’assemblea. il progetto era quello di garantire l’unità e la cooperazione tra i popoli, la pace e la sicurezza. nelle elezioni usa i democratici sono sconfitti, e la richiesta di entrare a far parte della società delle nazioni viene bocciata dal senato usa, lasciando un seggio vacante e soprattutto togliendo autorevolezza alla SDN stessa.

LE CONSEGUENZE - la mancata adesione degli stati uniti alla SDN produce una CRISI DELLA DEMOCRAZIA OCCIDENTALE. innanzitutto questo rifiuto rende instabile la società delle nazioni, che sarebbe dovuto essere un organismo di sorveglianza sulla correttezza dell’operato delle nazioni e sull’efficacia dei trattati di pace. l’assenza degli usa fa in modo che questo organismo non venga riconosciuto a livello internazionale a discapito della sua influenza. i trattati di pace sono applicati in maniera disordinata e poco efficace, e non vengono rispettati in molti casi. questo provoca una generale insoddisfazione in molti paesi che si attendevano un congruo risarcimento per i danni subiti dal conflitto. questa insoddisfazione si trasforma ben presto in una non accettazione delle regole democratiche, favorendo la nascita di movimenti nazionalisti  che poi domineranno il ventennio successivo, con l’ascesa dei regimi totalitari. a peggiorare le cose interviene anche la difficile situazione economica con la riconversione produttiva e l’aumento della disoccupazione. è anche molto importante sottolineare la crisi di francia e inghilterra a causa del conflitto tra il loro ruolo di potenze coloniali e un periodo che rivaluta il principio di autodeterminazione dei popoli, che fa guardare con sospetto al ruolo di questi due stati nella società delle nazioni.

IN SINTESI:

18 GENNAIO 1919: INIZIO DELLA CONFERENZA DI VERSAILLES
28 APRILE 1919: NASCE LA SOCIETA’ DELLE NAZIONI
28 GIUGNO 1919: TRATTATO DI VERSAILLES

DA RICORDARE:

- il rifiuto degli usa a far parte della SDN
- il ruolo di secondo piano assunto dalla SDN
- l’inefficacia dei trattati di pace
- la crisi della democrazia occidentale
- la nascita di organizzazioni antidemocratiche e sovversive
- la crisi economica e sociale
- il doppio ruolo di francia e inghilterra

1A - QUADRO STORICO

GERMANIA - nel 1919 la germania vive una delle fasi più complesse della sua storia, che viene conosciuta come  REPUBBLICA DI WEIMAR. il nome deriva dalla città tedesca dove sarebbe dovuta germogliare la nuova germania liberale e democratica, dopo la chiusura del conflitto mondiale. questa fase si chiude nel 1933 con l’ascesa del PARTITO NAZIONALISTA guidato da adolf hitler. la germania si vede imporre pesanti sanzioni dal TRATTATO DI VERSAILLES. talmente pesanti in termini economici che si calcola che almeno due generazioni di tedeschi avrebbero dovuto vivere e lavorare per ripagare del danno subito le nazioni vincitrici. il pugno di ferro si rende necessario per impedire alla germania ogni possibilità di revanche: il suo impero coloniale viene distrutto e spartito tra francia, inghilterra, belgio e giappone, l’esercito viene ridotto drasticamente, il paese viene obbligato alla fornitura decennale di carbone ai paesi vincitori, e al pagamento di 132 miliardi di marchi oro in 30 anni. la parte sinistra del reno viene occupata stabilmente per 15 anni dalle truppe alleate. i dirigenti tedeschi sono costretti a firmare la pace sotto la minaccia delle armi, e questo provoca la reazione della popolazione tedesca. a guidate le trattative come ministro degli esteri e della ricostruzione è l’industriale RATHENAU, che, dopo il pagamento della prima rata chiede ai paesi vincitori del conflitto una moratoria per ottenere una dilazione più favorevole del risarcimento. le potenze alleate però si oppongono fermamente a qualsiasi riduzione e sospensione e questo esaspera la tensione tra la germania e i paesi della ex triplice intesa: i tedeschi per protesta sospendono la fornitura di legno e carbone alle potenze vincitrici, che intervengono occupando la regione tedesca della RUHR.  a questo punto la tensione si fa altissima, i cittadini tedeschi smettono di lavorare, tra gli occupanti e gli occupati iniziano a nascere inevitabili scontri, lo stato, al collasso, è costretto a produrre cartamoneta per pagare i lavoratori in sciopero che non producono, e questo provoca l’innalzamento dell’inflazione. ben presto la situazione del paese si fa ingovernabile. a questo punto usa e inghilterra decidono di intervenire per riportare l’ordine nella repubblica tedesca: gli stati uniti intervengono con una serie di aiuti economici - il PIANO DAWES - mentre l’inghilterra accoglie le richieste di una riduzione della quota di risarcimento - TRATTATO DI LOCARNO (1925) - impegnando la germania a uno spirito di maggiore collaborazione. questi due interventi non solo riportano l’ordine nel paese ma denotano anche l’inizio di un nuovo clima politico e istituzionale, tanto che l’anno successivo la germania viene accolta nella società delle nazioni. nel 1928 la CONFERENZA DI PACE DI PARIGI vede 72 nazioni impegnarsi a bandire la guerra dai propri statuti, e a porre le basi per gli stati uniti d’europa.

AUSTRIA E UNGHERIA - alla fine del conflitto anche l’austria viene sanzionata - TRATTATO DI SAINT GERMAIN EN LAYE - e perde i propri territori, tra cui il neonato regno di iugoslavia, l’ungheria e la cecoslovacchia che diventano repubbliche indipendenti. le viene inoltre imposto il divieto di unirsi alla germania. dopo l’abdicazione di carlo d’asburgo l’austria diventa repubblica e viene eletta una assemblea costituente, a maggioranza socialista. la neonata repubblica ungherese vive un periodo molto teso e travagliato. il paese infatti guarda al modello sivetico e questo preoccupa inghilterra e francia, che decidono di intervenire favorendo la presa di posizione di cecosclovacchia e romania, per evitare un nuovo squilibrio nell’europa danubiana. il governo socialista viene quindi sciolto e l’ungheria si vede imporre il TRATTATO DI TRIANON, che amputa il territorio ungherese a favore di cecoslovacchia, iugoslavia e romania; inoltre viene drasticamente ridotto l’esercito e per evitare ulteriori sommosse socialiste, la francia stipula con l’ungheria la PICCOLA INTESA, che lega anche le tre nazioni confinanti di romania, cecoslovacchia e iugoslavia.

ITALIA - dopo versailles i nazionalisti italiani non sono del tutto soddisfatti per l’esito della pace. l’italia riceve le terre irredente ma la conferenza, soprattutto per la netta opposizione della francia, rifiuta all’italia fiume e la dalmazia, per evitae una eccessiva influenza dell’italia sull’adriatico. in segno di protesta vittorio emanuele orlando lascia la conferenza per dieci giorni. la situazione si fa tesa, soprattutto perchè il successore di orlando, FRANCESCO SAVERIO NITTI, non si dimostra molto convincente in ambito internazionale. a questo punto un gruppo di militari irregolari guidati da GABRIELE D’ANNUNZIO decide di  passare alle vie di fatto occupando militarmente la zona, e istituendo la REGGENZA DEL QUARNARO. al governo italiano torna, nel frattempo giolitti. la situazione balcanica si sblocca grazie alla diplomazia giolittiana, infatti nel 1920 il TRATTATO DI RAPALLO tra italia e iugoslavia concede la dalmazia all’italia, mentre fiume viene dichiarata città libera. d’annunzio però non è soddisfatto e non si arrende, proseguendo la sua occupazione militare. nel 1922 sale al potere benito mussolini che appoggia l’occupazione di fiume. mussolini, che nel 1922 appoggia l’occupazione francese della ruht, cerca una mediazione diplomatica con la iugoslavia attraverso la francia, e attraverso uno scambio riesce a ottenere che fiume diventi italiana. i rapporti tra i due stati si guastano però nel momento in cui viene spartito l’impero coloniale tedesco, poichè la francia tiene volutamente fuori l’italia dalla spartizione. per vendicarsi del gesto, mussolini decide di appoggiare i governi di austria e ungheria contro le pretese francesi.

1B - QUADRO STORICO

GRAN BRETAGNA - la gran bretagna è una potenza vincitrice eppure vive delle conseguenze drammatiche, non solo per la gravissima situazione debitoria nei confronti degli usa, ma anche a causa della riconversione di molte attività produttive, che per effetto della crisi vengono trasformate e affidate a buove realtà imprenditoriali sorte dopo il conflitto. ad accentuare la crisi del paese è anche la situazione irlandese e indiana. gli indipendentisti del SINN FEIN proclamano lo stato libero d’irlanda mentre l’IRISH REPUBLICAN ARMY, l’esercito indipendentista, inizia una sanguinosa guerriglia contro la gran bretagna. nel 1920 viene decisa la separazione delle due irlande, quella del nor, l’ULSTER, a maggioranza protestante, che viene annessa al regno unito di gran bretagna, e quella del sud, a maggioranza cattolica, che ottiene yun governo proprio e un parlamento. nel 1922 viene proclamato dal parlamento di londra lo stato libero d’irlanda, mentre però continuano le guerriglie degli estremisti che vorrebbero anche l’irlanda del nord indipendente. in india invece comincia la lotta per l’indipendenza condotta da GANDHI. gandhi, la grande anima dell’india, incita gli indiani a lottare per l’autogoverno dalla madrepatria e comincia la lotta chiamata SATYAGRAHA, resistenza passiva, una forma di protesta non vilenta con lo scopo di sensibilizzare il governo inglese. gandhi viene condannato a sei anni di carcere, mentre il congresso di calcutta chiede nel 1928 la concessione dello status di DOMINION con un governo indipendente.

RUSSIA - dopo la presa di potere dei soviet la russia si trova nel mezzo di una sanguinosa guerra ciile, nel corso della quale la famiglia dello zar viene massacrata nella dacia di ekaterimburg dove era tenuta segregata. la lotta tra le armate bianche controrivoluzionarie e l’esercito dell’armata rossa si conclude con la vittoria bolscevica nel 1920, ma la russia deve cedere lettonia, estonia e lituania e la finlandia, che costituiscono una sorta di cordone sanitario tra la russia comunista e il resto dell’europa. nel frattempo lenin costituisce la TERZA INTERNAZIONALE o KOMINTERN. questa organizzazione avrebbe dovuto idealmente ricongiungere tutti i partiti comunisti del mondo per la promozione della rivoluzion proletaria in tutti i paesi, ed era caratterizzata da un manifesto programmatico diviso in 21 PUNTI, caratterizzati da un rigido centralismo e da un vincolo di obbedienza di tutti i partiti comunisti a quello di mosca. nonostante la decisa opposizione delle forze borghesi e socialdemocratiche il progetto di lenin va avanti e nel dicembre 1922 viene fondata l’URSS, l’unione delle repubbliche socialiste sovietiche. la nascita del nuovo stato sovietico segna provvisoriamente l’abbandono della rivoluzione nei paesi vicini e la concetrazione sull’organizzazione interna della nuova federazione.

I FASCISMI - in questo periodo le democrazie europee a eccezione di francia e inghilterra vedono l’ascesa dei regimi totalitari di destra. in spagna, portogallo e in italia salgono al potere i partiti fascisti, in albania e iugoslavia sono gli stessi re a guidare la nascita del nuovo regime, mentre nasce la repubblica indipendente di polonia che dopo la guerra russo-polacca riesce a strappare alcuni territori alla nascente unione sovietica. in germania comincia l’ascesa del partito guidato da adolf hitler.

2 - QUADRO POLITICO E SOCIALE

il ventennio 1919-1939 è caratterizzato da:
- la nascita dei grandi partiti di massa
- l’ascesa dei totalitarismi
- l’emarginazione delle rappresentanze parlamentari
- la crisi delle istituzioni democratiche
la crisi politica e sociale investe tutti i paesi europei, causata dalla crisi economica, dalla crisi delle identità politiche nei diversi stati, dalla delusione per i risultati del conflitto. questa crisi comporta una generale emarginazione degli organismi di rappresentanza parlamentare e la contemporanea ascesa dei grandi partiti di massa, che raccolgono idealmente il favore di popolazioni deluse e stanche per il protrarsi di una grave situazione finanziaria e istituzionale. questo passaggio  è particolarmente accentuato in alcune realtà europee, per esempio nel nostro paese dove nel 1922 benito mussolini riesce a prendere il potere, nei paesi che possiamo dire hanno risentito maggiormente del conflitto mondiale. protagonisti di questa presa di posizione sono soprattutto le classi più svantaggiate, sopratutto le masse rurali, che si vedono insoddisfatti nel mancato mantenimento delle promesse fatte al momento del loro coinvolgimento nella grande guerra. scioperi e insurrezioni caratterizzano questo periodo, ma i governi mostrano tutte le loro carenze disconoscendo molti diritti: per esempio il suffragio universale è presente solo in alcuni paesi, la germania, l’austria, la svezia, gli stati uniti, l’olanda e l’irlanda. negli altri paesi il voto è ancora riservato ai soli cittadini maschi. questo insieme di fattori favorisce le organizzazioni totalitarie e centraliste, gli americani che vantano crediti per gli aiuti, i russi bolscevichi, e anche le nascenti forze politiche di destra come i fascismi e i nasionalismi dell’europa centrale. soccombono invece le forze liberali e socialiste, che disattendono le richieste della popolazione. i soli paesi dove si affermano le democrazie socialiste sono i paesi scandinavi.

2A - GRAN BRETAGNA, FRANCIA E GERMANIA

GRAN BRETAGNA - il premier conservatore lloud george viene riconfermato a downing street anche nel dopoguerra ma non riesce a contenere gli effetti della profonda crisi sociale ed economica, e nel 1923 si forma il primo governo laburista, guidato da MCDONAL, che riesce a stabilizzare la situazione monetaria e anche la crisi politica con l’irlanda. tre anni dopo i conservatori tornano con BALDWIN alla guida del paese, reprimendo ancora una volta una serie di tensioni sociali.

FRANCIA - la francia attraversa un periodo molto intenso dovuto non solo alla crisi politica ma anche al blocco produttivo. la situazione migliora con le diverse ondate di immigrazioni - molte dall’italia - che portano in francia lavoratori per rimpiazzare quelli deceduti durante la guerra o inabili a proseguire la loro attività. nel 1920 nasce in francia il PCF, il partito comunista francese, che si stacca dai socialisti dello SFIO, mettendo in crisi l’assetto degli equilibri politici del paese.

GERMANIA - la germania si affida alla guida dei socialisti di ebert, di ispirazione democratica e moderata. nel 1920 nasce il KPD, il partito comunista tedesco, che ha come leader i due ex esponenti della lega di spartaco, LIEBKNECHT e ROSA LUXEMBURG. come già detto comincia un periodo di intensa attività rivoluzionaria in tutto il paese. per reprimere i disordini, ebert, che viene confermato nel 1919 a capo del governo, decide di istituire un copro specializzato composto da militari dell’ex esercito imperiale, i CORPI FRANCHI, che intervengono pesantemente nelle principali città dove si registrano assembramenti e manifestazioni di massa. comicnia il periodo chiamato del TERRORE BIANCO, periodo in cui i corpi franchi reprimono nel sangue ogni tentativo di insurrezione. nel corso di queste guerriglie molti comunisti vengono uccisi, compresi i due leader del kpd. la situazione torna all’ordine consueto pur nel generale scontento della popolazione, insofferente del gioco imposto dalle potenze vincitrici e dalle promesse disattese. l’11 agosto 1919 viene promulgata la COSTITUZIONE DI WEIMAR, dal nome della città dove si era insediata l’assemblea costituente. la germania diventava REPUBBLICA FEDERALE, divisa in 18 LANDER, e con un parlamento bicamerale, suddiviso in REICHSTAG, formato dai deputati del popolo, e da un REICHSTAT, formato dai 18 rappresentanti dei diversi lander. il presidente della repubblica viene eletto direttamente dal popolo a suffragio universale, e nomina il cancelliere. la neonata repubblica di weimar deve però scontrarsi subito con problemi di ordine pubblico, dovuti al malcontento dei cittadini per le pesanti condizioni della pace imposta e per la violenza estremista dei copri franchi, utilizzati dal governo per reprimere i disordini - tra essi anche il tentativo di un colpo di stato bolscevico in baviera - ma oramai fuori controllo, con il culmine del putsch di monaco, un tentativo di colpo di stato guidato dal generale KAPP che viene stroncato con una azione congiunta di esercito e sindacati. la germania attraversa una situazione complessa: da una parte è sottoposta a un pesante giogo politico ed economico da parte del trattato di versailles, dall’altra deve fare i conti con una situazione di disordini politici e istituzionali. molti uomini politici vengono uccisi perchè accusati di tradimento nei confronti delle aspettative della nazione. questa situazione si fa difficile con l’occupazione francese della ruhr. a questo punto la politica tedesca è fuori controllo, la situazione economica è al collasso, l’inflazione raggiunge livelli elevati per l’introduzione della carta moneta. in questo contesto, sanato dall’intervento di inghilterra e usa, emerge un partito estremista e nazionalista, guidato dall’ex capo di stato maggiore LUDENDORFF e da ADOLF HITLER. hitler è un giovane autriaco che si era formato all’ombra delle organizzazioni nazionaliste tedesche. hitler teorizzava la lotta alla democrazia e il ricorso alla forza per ristabilire l’ordine nel paese, con attacchi mirati verso coloro che venivano ritenuti responsabili del tracollo della germania, i comunisti, i socialisti, e soprattutto gli ebrei, rei di essere i protagonisti di un vero e proprio complotto. a preoccupare hitler sono anche i nemici esterni, come gli slavi, i comunisti bolscevichi, e i francesi che occupavano la germania occidentale. hitler fonda dunque il PARTITO NAZIONALSOCIALISTA che si avvale della collaborazione di due formazioni paramilitari, le SA, sturm abteilungen, truppe d’assalto, fondate nel 1921, e le SS, schutz staffeln, pattuglie di protezione, fondate nel 1925 e guidate da HIMMLER. il nuovo partito si rende protagonista di diversi disordini, non solo tentativi di presa di potere ma anche omicidi di oppositori, che fanno da contraltare con la reazione opposta guidata dai comunisti. la situazione torna tranquilla con il nuovo governo di grande coalizione, nato dall’unione di cattolici, liberali e socialdemocratici, e guidato da STRESEMANN. sarà stresemann a trattare con usa e inghilterra ottenendo gli aiuti necessari per riportare il paese ad una situazione di stabilità, e a sostituire i marchi con una valuta alternativa basata sul valore degli immobili che otterrà la fiducia americana, consentendo quindi alla germania di riprendersi dal tracollo. nel 1925 viene eletto presidente della repubblica VON HINDEBURG.

2B - ITALIA, URSS E USA

ITALIA - anche in italia è il momento dei partiti di massa. delusa dalla pace di versailles, con la questione fiumana aperta e irrisolta, in italia si formano due movimenti, uno di stampo cattolico, il PARTITO POPLARE ITALIANO guidato da DON LUIGI STURZO, e i FASCI DI COMBATTIMENTO che vengono fondati il 24 marzo 1919 da BENITO MUSSOLINI. sturzo crea un movimento fondato sui valori della democrazia cristiana, quindi una serie di riforme mirate alla tutela della famiglia e delle autonomie locali, oltre allo sviluppo della piccola impresa, mentre mussolini basa la sua politica su idee anarchiche e sindacali, con spregio delle democrazie liberali, un programma simile per alcuni punti a quello di hitler in germania, caratterizzato da azioni violente grazie al coinvolgimento di ex militari, e con un programma che guarda al corporativismo, alla legge proporzionale per le elezioni e a una serie di riforme di stampo nazionalistico e militaristico. accanto a questi schieramenti il PARTITO SOCIALISTA, riunito in congresso a bologna, riconosce la neonata urss e mette in minoranza i riformisti di TURATI. le elezioni del 1919, che avvengono col sistema proporzionale, premiano proprio pololari e socialisti, e vedono la sconfitta dei liberali. la crisi dell’assetto liberale in italia è segnato dall’abbandono di nitti, e dalla conseguente ascesa per la quinta volta di giolitti. giolitti si dà subito da fare con una seie di riforme, in un periodo caratterizzato dalla PRIMA GRANDE ONDATA DI SCIOPERI DEL DOPOGUERRA in cui le principali fabbriche metalmeccaniche guardano al modello svietico e cominciano a organizzare scioperi, consigli e assemblee. giolitti usa una prudenza mediatrice, che però non viene vista positivamente dalle classi borghesi: la prudenza giolittiana è vista come un tentennamento. approfittano di questa situazione gli schieramenti estremi. nella pianura padana le squadracce di mussolini, appoggiate dai rurali, cominciano indisturbate una serie di azioni violente contro socialisti e cattolici, guadagnandosi la stima e il rispetto di molti appartenenti al ceto medio. nel 1921 a livorno nasce il PARTITO COMUNISTA ITALIANO, voluto dalla costola più estrema del partito socialista, che faceva capo a GRAMSCI e a BORDIGA. questa divisione della sinistra porta alla sconfitta elettorale del 1921 e all’ascesa dei fascisti di mussolini. mussolini trasforma i suoi fasci di combattimento in PARTITO NAZIONALE FASCISTA e modifica il programma per renderlo presentabile, per esempio impronta un aspetto meno statalista e più liberista, per ingraziarsi la borghesia, elimina le parti anticattoliche per ingraziarsi i popolari, e si dimostra attento alle esigenze del ceto medio. l’elettorato premia mussolini e i governi che seguono giolitti, quelli di bonomi e di facta, sono praticamente irrilevanti e in balia della politica mussoliniana. mussolini si propone come restauratore dell’ordine, e le sue azioni, spesso ai margini della legalità, non sono bloccate dallo stato, essendo le forze dell’ordine soggette ai suoi voleri. l’ascesa del fascismo è vertiginosa e raggiunge il suo apice durante l’ondata di scioperi promossa dai socialisti per protestare contro la violenza delle CAMICIE NERE di mussolini che assaltano le camere del lavoro (SCIOPERO LEGALITARIO): i partiti moderati temono una sovietizzazione dell’italia e molti elettori vedono come unico restauratore dell’ordine proprio mussolini. mussolini appoggia la monarchia e la chiesa di roma, spiazzando i popolari e i liberali, e guadagnando quindi un largo consenso popolare.
il 24 ottobre 1922 mussolini anuncia la MRCIA SU ROMA delle camicie nere. facta propone a vittorio emanuele iii il documento con cui si decreta il SOPRUSO FASCISTA ai danni delle istituzioni, ma il re non firma lo stato d’assedio che avrebbe significato l’uso dell’esercito per fermare le squadre fasciste e facta si dimette. vittorio emanuele vedeva in mussolini una specie di eroe risorgimental ed era convinto che avrebbe potuto sistemare il paese. per questo il 28 ottobre mussolini diventa capo del governo con pieni poteri dal mese successivo. l’indirizzo del governo è di tipo liberista in politica economica, nazionalista in politica estera e autoritario e antisocialista in politica interna. appena eletto mussolini crea il GRAN CONSIGLIO DEI FASCI a cui partecipano i gerarchi e i ministri e a gennaio crea la MILIZIA volontaria. mussolini consolida il suo potere facendo apporvare dal parlamento la LEGGE ACERBO che assicura i due terzi della maggioranza allo schieramento che avesse raccolto il 25% dei suffragi. il deputato socialista GIACOMO MATTEOTTI denuncia al parlamento i brogli e le violenze fasciste: il 10 giugno 1924 matteotti viene ucciso dagli squadristi. l’assassinio di matteotti è l’ultimo di una serie di episodi di violenza che portano i deputati di sinistra ad abbandonare il parlamento (SECESSIONE DELL’AVENTINO) in segno di protesta. guidati da GIOVANNI AMENDOLA i deputati dell’opposizione si ritirano e chiedono al re di intervenire.
agli inizi del 1925 mussolini dichiara in parlamento la responsabilità per l’assassinio di matteotti e vara le LEGGI FASCISTISSIME che sostituiscono lo statuto albertino e inaugurano l’avvento della dittatura. mussolini assume il titolo di duce e sostituisce la figura di presidente con quella del capo del governo. il capo del governo ha pieni poteri e governa in nome del re. nomina e revoca i ministri e soprattutto detta l’ordine del giorno delle assemblee parlamentari, eliminando ogni tipo di iniziativa. il rigido centralismo fascista si esprime da subito nello scioglimento di tutti i sindacati salvo quello fascista, nella persecuzione degli oppositori, nella destituzione di qualsiasi forma di amminiztrazione elettiva, i sindaci diventano podestà. viene istituito il TRINUNALE SPECIALE PER LA DIFESA DELLO STATO  e l’OVRA, l’’organizzazione per la vigilanza e la repressione dell’antifascismo. viene istituito il confino di polizia per gli oppositori e i dissidenti. molti esponenti antifascisti lasceranno l’italia, tra di loro pertini, turati, amendola, nitti, saragat e sturzo. perdono di valore le elezioni: con la LEGGE ELETTORALE ROCCO del 1928 le 13 corporazioni propongono una lista di 1000 nomi tra cui il gran consiglio ne indica 400 che vengono proposti al popolo. nel 1929 la firma dei PATTI LATERANENSI riconosce il vaticano come stato e la religione cattolica diventa religione di stato.

URSS - nonostante la vittoria nella guerra civile il paese si trova in una situazione economica disastrosa. lenin impone il COMUNISMO DI GUERRA. le propiretà vengono revocate e distribuite per sanare il bisogno della popolazione. questo provoca una serie di proteste e di scioperi che vengonorepressi in modo sanguinoso. finita l’emergenza lenin torna al mercato promuovendo la nuova politica economica, detta NEP. questo parziale liberalismo non è visto di buon occhio dalla parte estremista del partito comunista russo. in questo periodo sale al potere nelle file del pcus il georgiano IOSIF DZUSGAIVILI detto STALIN che si scontra subito con trotzsky per la diversa idea di espansione del socialismo svoietico. per trotzsky la rivoluzione sovietica deve essere esportata per garantirne la sopravvivenza mentre stalin è del parere che prima occorre consolidare il socialismo nella sola urss per poi esportarne il modello. tra i due emerge anche la posizione moderata di BUCHARIN che chiede maggiore democrazia nel partito. alla morte di lenin nel 1924 prevale stalin e trotzsky è costrtto all’esilio, riparerà in messico dove verrà ucciso da alcuni sicari pochi anni dopo.

USA - durante gli anni venti al timone degli stati uniti ci sono i repubblicani, che inaugurano una politica anticomunista, protezionista, isolazionista e proibizionista, contro il consumo di alcoolici e soprattutto al di furoi delle alleanze internazionali. questo clima estremista vede l’insorgenza delle violenze razziali del ku klux klan e della caccia alle streghe di cui resteranno vittime gli italiani SACCO e VANZETTI ingiustamente accusati di anarchismo e sovversione. 50 anni dopo l’avvocato MICHELE CATALANO riuscì a dimostrare alle autorità del massachussetts l’innocenza dei due italiani.

3 - QUADRO ECONOMICO

il primo dopoguerra si definisce come un periodo di grave crisi, non solo dal punto di vista politico e sociale, ma anche da quello economico. finanza e industria europee sono in una fase di calo, dovuto sia al blocco della produttività industriale sia all’assenza dei capitali necessari per rilanciarlo, solo con l’attuazione del PIANO DAWES, il piano di aiuti finaziari degli stati uniti, la situazione comincia a migliorare dopo il 1925. uno dei protagonisti della scena economica e finanziaria del periodo, l’inglese KEYNES, propone una teoria che sconvolge il tradizionale liberismo inglese, proponendo per la prima volta l’INTERVENTO DELLO STATO PER SOSTENERE LA DOMANDA E PER GARANTIRE L’OCCUPAZIONE.

FINANZA - dopo il conflitto mondiale gli americani cercano di recuperare i crediti che vantano verso i paesi europei, aiutati durante il conflitto. la gran bretagna aveva la situazione economica migliore prima della guerra, per effetto del GOLD STANDARD EXCHANGE ma praticamente diventava impossibile ristabilire quella situazione perchè le principali economie europee avevano emesso un numero elevato di denaro, comportando l’aumento dei tassi di inflazione. l’economia inglese, insieme a quella francese, cercano di risollevarsi grazie ai debiti di guerra e alle sanzioni che penalizzavano la germania. la germania aveva un capitale industriale praticamente integro ma mancava dei fondi necessari per poter rilanciare la produzione, e inoltre era stata sottoposta a pesanti sanzioni dal trattato di versailles. l’alta quotazione della sterlina e il divario tra le diverse economie europee e americana, crea i presupposti per un rallentamento degli scambi commerciali, a netto svantaggio dell’economia inglese.

INDUSTRIA - la produzione industriale riprende nei diversi paesi ma il divario con gli stati uniti è eccessivo, e uno dei settori emblematici in questo caso è quello automoilistico. l’ingresso dei capitali americani consente all’industria europea di risollevarsi, anche se in maniera molto lenta e tardiva. nascono per effetto della concentrazione industriale le cosiddette HOLDING ossia delle società finanziarie che controllano diverse società. questa concentrazione nn fa però gli interessi del settore agricolo, che a questo punto accresce il suo indebitamento, anche negli stati uniti avviene un calo in questo settore, proprio per effetto dell’aumento della produzione industriale. al contrario la NEP sovietica permette al settore agricolo una netta ripresa, dovuta agli incentivi che vengono datti alla produzione cerealicola. usciti dalla crisi i russi posso esportare i loro prodotti, creando così una oscillazione dei prezzi che viene definita a forbice: il prezzo nel settore industriale e manifatturiero triplica mentre si abbatte il prezzo nel settore agricolo. questa situazione di divario degenera presto in una crisi. inoltre si viene a creare una classe sociale di contadini liberi e proprietari di terre, i KULAKI, che contrasta con le direttive del partito. nel 1928 stalin impone la COLLETTIVIZZAZIONE DELLE TERRE per eliminare i privilegi dei kulaki e per  avviare la traformazione definitiva del paese con la transizione all’industria pesante, così da evitare un eccessivo divario tra i settori.