mercoledì 21 settembre 2016

900 - Parte 1A

IL 900 - PARTE 1A
IL PRIMO NOVECENTO E LA BELLE ÉPOQUE
1900-1913

1 - QUADRO STORICO

si chiama BELLE EPOQUE proprio perchè questo periodo è caratterizzato da una notevole vitalità culturale, nonostante questo sia un momento di grave crisi e di tensioni politiche che poi sfoceranno nella prima guerra mondiale. il secolo si apre con una politica di riorganizzazione e di riarmo, ma anche con una fortissima innovazione tecnologica, che attraversa i due secoli e caratterizzata da nuove invenzioni - il motore a scoppio, il cinematografo, il fonografo, il telegrafo - che danno nuovi stimoli all’economia, all’industria, e alla cultura.

GRAN BRETAGNA - in europa cresce il prestigio economico, industriale e di conseguenza politico, della germania del KAISER GUGLIELMO II, che schiaccia il tradizionale predominio inglese. l’inghilterra è per il primo quarto di secolo in mano al partito conservatore, e consolida l’alleanza con la francia: dall’ENTENTE CORDIALE stipulata al termine della guerra anglo-francese nasce la TRIPLICE INTESA che coinvolge in seconda battuta anche la russia, accerchiando in questo modo la germania. nel 1908 il re EDOARDO VII, unitamente all’imperatore austriaco FRANCESCO GIUSEPPE. tentano una mediazione col kaiser allo scopo di convincerlo a limitare la corsa al riarmo attuata dalla germania, ma ogni trattativa diplomatica fallisce.

FRANCIA - la francia ha consolidato la sua presenza in africa e in asia, ma ancora una volta deve fronteggiare la pressione tedesca, la germania infatti convince il marocco a pretendere un congresso perchè venga difesa la propria integrità territoriale, spartita tra inghilterra e francia. si aprono così le due CRISI MAROCCHINE: al congresso di ALGECIRAS la francia è costretta a rinnciare al controllo politico-territoriale del marocco, assieme alla gran bretagna, pur mantenendo il controllo dei proventi economici de paese. qualche anno più tardi, per difendere i residenti francesi minacciati dal governo marocchino,  la francia occupa FEZ provocando la reazione tedesca: la germania invia infatti poderosi mezzi navali, tra cui il famoso incrociatore panther che minaccia di cannoneggiare le truppe francesi. la francia viene appoggiata militarmente dalle flotte navali inglesi. la seconda crisi si chiude con la cessione alla germania di parte del congo e del marocco, in modo da conservare il controllo sull’africa nord-occidentale.

BALCANI - mentre l’impero austro-ungarico annette la bosnia e l’erzegovina, e la bulgaria dichiara la propria indipendenza dalla tirchia, l’italia firma a racconigi un importante accordo con la russia per il controllo degli stretti, soprattutto quello dei DARDANELLI che era uno sbocco navale strategico. la russia si mpegna a riconoscere l’interesse dell’italia sulla libia. rafforzata da questo accordo l’italia dichiara guerra all’impero ottomano e si impossessa della tripolitania, della cirenaica, di rodi e del dodeccaneso: queste entità territoriali saranno ratificate con la pace di LOSANNA del 1912. la crisi dell’impero ottomano agitato da tensioni nazionalistiche - come quello dei GIOVANI TURCHI - viene ulteriormente aggravata dalle due GUERRE BALCANICHE: la prima vede contrapposte servia e montenegro, bulgaria e grecia contro la turchia da un lato e contro l’impero austro-ungarico dall’altro, e si chiude con la PACE DI LONDRA con cui la turchia conserva il proprio territorio e istanbul capitale ma deve rinunciare a tutti i possedimenti europei, ivi compresa la stessa albania che dichiara la propria indipendenza; la seconda vede contrapposte serbia, grecia e romania contro la bulgaria, che si avvicina politicamente alla germania. questo è l’inizio di una serie di tensioni a sfondo culturale e religioso, dominata dalla pretesa espansionistica della bulgaria e dal sentimento anti-austriaco.

ITALIA - gli accordi con la russia fanni vacillare la triplice alleanza dell’italia con germania e austria ma i contrasti vengono appianati dal ministro degli esteri italiano. dopo l’annessione di bosnia ed erzegovina l’austria non concede spazi all’espansione italiana nei balcani, provocando così alcune tensioni. l’italia inizia la guerra di libia che si ocnluderà come già detto con l’annessione di cirenaica, tripolitania, rodi e dodecanneso, ratificati con la pace di losanna nel 1912.

2 - QUADRO POLITICO E SOCIALE

questo periodo è caratterizzato dall’affermazione dei GRUPPI NAZIONALISTI e delle grandi ORGANIZZAZIONI DI MASSA. la maggior parte dei paesi sono scossi dalle affermazioni di nuovi gruppi politici che vanno via via allargando la propria importanza, non solo nei pesi tradizionalmente imperialisti ma anche nei nuovi stati da poco indipendenti. è il periodo delle grandi traformazioni, come per esempio quelle che interessano la cina e il portogallo, come quelle che interessano qui paesi dove il governo cambia radicalmente assetto e vede l’emergere delle sinistre, come in italia.

2A - TRIPLICE INTESA

GRAN BRETAGNA - in gran bretagna assistiamo a uncambiamento importante dal punto di vista politico e sociale. il tradizionale assetto bipartitico viene infatti stravolto dalla contemporanea affermazione di conservatori e laburisti, che obbliga i conservatori a sottoscrivere una nuova piattaforma programmatica. vengono così varati nuovi e importanti provvedimenti riguardanti la legislazione sociale: la pensione di vecchiaia dopo i 70 anni, per esempio, assicurazioni contro gli infortuni, riduzione della giornata lavorativa a otto ore. viene proposto anche un ammodernamento della flotta, che comporterà l’introduzione di una IMPOSTA PROGRESSIVA SUL REDDITO E SULLE RENDITE FONDIARIE. questi nuovi provvedimenti incontrano l’ostacolo dei lord, tradizionalisti e conservatori, e comincia una lotta politica e sociale portata avanti da ASQUITH  e da LLOYD GEORGE. le nuove elezioni vedono vittoriosi proprio i progressisti e nel 1910 la camera dei comuni approva la kegge che ABOLISCE IL DIRITTO DI VETO DEI LORD SUI PROGETTI DI LEGGE FINANZIARIA. l’anno siccessivo col PARLIAMENT BILL la camera dei lord approva la definitiva abolizione del diritto di veto e sottrae quindi la politica economica alle ingerenze dell’aristocrazia. si tratta di una svolta sociale molto importante per il paese, che culmina in una riforma elettorale che estende ai due terzi dei cittadini maschi il diritto di voto. tra i provvedimenti anche il cosiddetto HOME RULE, il provvedimento che consente all’irlanda l’autogoverno, opposto sia dai protestanti dell’ulster sia dai cattolici integralisti del SINN FEIN, l’organizzazione nazionalista irlandese. purtuttavia la guerra imminente bloccò la trattativa e solo nel 1921 si arrivò, dopo una guerra civile, alla negoziazione del TRATTATO ANGLO-IRLANDESE, da cui nacque lo stato libero d’irlanda, a cui però non si unì l’ulster protestante che preferì restare parte del regno unito di gran bretagna,

FRANCIA - la francia vive un periodo di grande disagio sociale e politico. da una parte vanno avanti i militanti della sinistra radicale, come CLEMENCEAU e BRIAND, dall’altra invece assistiamo al una irpresa del revanscismo nazionalista e militarista dei partiti della destra. la laicizzazione della sinistra mette all’angolo la stessa chiesa, considerata alla stregua di qualsiasi organizzazione sociale, culmine di un’operazione cominciata alla fine del secolo precedente, e anche in francia come in italia scoppiano le rivolte operaie, come lo sciopero dei ferrovieri, anche in questo caso sedato con l’esercito. questi disordini sociali uniti alle due crisi marocchine fanno in modo che i partiti della destra nazionalista riprendano il loro ruolo primario, e infatti nel 1912 l’elettorato francese premia il revanscista POINCARE’ che diventa presidente della repubblica. le riforme sociali vengono messe da parte, e si dà priorità al finanziamento del riarmo, in previsione del conflitto oramai imminente.

RUSSIA - l’impero russo vive la sua fase cruciale che lo condurrà alla sua definitiva conclusione. dopo la sconfitta col giappone la russia perde credibilità e soprattutto il popolo russo vive un periodo di tensione e di crisi sociale, che sfocia nella DOMENICA DI SANGUE del 1905, il famoso eccidio si san pietroburgo, quando la guardia imperiale russa spara sulla folla che manifesta pacificamente guidata dal pope gapon. il massacro fa un migliaio di morti e segna la definitiva rottura tra il popolo russo, gli strati più umili della popolazione, e il piccolo padre, lo zar. inizia la PRIMA RIVOLUZIONE RUSSA. scoppiano sempre più frequenti gli scioperi di operai e di contadini, e si verificano casi di insubordinazione e di ammutinamento, uno dei più celebri è sicuramente quello dell’incrociatore corazzato POTEMKIN alla fonda nel mar nero, protagonista di una storica insubordinazione nel 1905. due sono i partiti che dominano la scena politica rivoluzionaria del paese: il PARTITO SOCIALRIVOLUZIONARIO (PSR), diffuso tra le masse contadine e operaie, che promuove la costituzione dei SOVIET, i consigli dei contadini e degli operai, a pietroburgo e mosca, e il PARTITO SOCIALDEMOCRATICO, diviso in MENSCEVICHI, moderati e filoborghesi, e BOLSCEVICHI, rivoluzionari e sostenitori del partito operaio come avanguardia del nuovo stato russo. i bolscevichi sono guidati da LENIN che rientra dall’esilio MA è costretto a una nuova fuga dopo il fallimento della prima rivoluzione. accanto ai partiti rivoluzionari ci sono i partiti borghesi, come il KDP o PARTITO DEI CADETTI  e il PARTITO OTTOBRISTA di ispirazione riformista e moderata.
dopo una nuova ondata di scioperi lo zar decide di concedere una DUMA ossia un parlamento, per consentire al popolo una parvenza di democrazia, ma con criteri elettorali molto rigidi e conservatori. nuove tensioni sociali obbligheranno nicola a emettere il MANIFESTO D’OTTOBRE con cui si impegna a concedere maggiori libertà civili e democratiche al popolo russo, come l’estensione del suffragio e la concessione del potere legislativo alla duma. ma queste misure non soddisfano i più rivoluzionari: lo zar infatti usa l’esercito per la repressione dei focolai di ribellione e questo contrasta con le iniziative democratiche e liberali di nicola II. la politica si spacca tra i menscevichi e i cadetti che credono nel disegno riformista dello zar e i bolscevichi e gli ottobristi che invece pensano al peggio, anche per via dello scioglimento forzato dei soviet. una nuova ondata di scioperi e di rivolte viene sedata col sangue. la prima duma del 1906 viene sciolta perchè non allineata con lo zar, e anche la seconda. alla fine lo zar promuove una terza duma, detta DUMA DEI SIGNORI, eletta con critri ancora più restrittivi, che durerà fino alla fine del mandato. a guidarla è il riformista STOLYPIN che governa riportando l’ordine pubblico col terrore, e avviando una nuova politica di ridistribuzione delle terre. stolypin sperva infatti di costituire una classe di piccoli e medi proprietari terrieri lontani da simpatie socialiste e legati solo alla terra. ma il tardivo risveglio borghese non produsse gli effetti sperati, e lo stesso stolypin benne ucciso da un socialrivoluzionario. iniziava così per la russia un periodo intenso di lotte sociali e politiche  che culminerà con la rivoluzione d’ottobre del 1917 e col rovesciamento dello zar.

2B - TRIPLICE ALLEANZA

GERMANIA - la germania vive un periodo estremamente importante ma anche travagliato. si rafforza economicamente, soprattutto nella produzione dell’acciaio, con le famiglie thyssen e krupp a farla da padroni, e nel contempo si isola nella politica internazionale, dando il via a quel progetto di PANGERMANESIMO che poi sconfinerà nel terzo reich. primo ministro è l’illuminato cancelliere VON BULOW, sostenuto dai centristi e dai conservatori ma poco gradito al kaiser per la sua politica di cautela nel riarmo. guglielmo II lo destituisce e mette al suo posto BETHMANN HOLLWEG. la società tedesca sta cambiando radicalmente dopo la fase di intensa industrializzazione. i lavoratori hanno come punto di riferimento il sindacato e il partito socialdemocratico, lo SPD, all’interno del partito ci sono due correnti, quella ortodossa marxista guidata da BEBEL  e quella REVISIONISTA guidata da BERNSTEIN. fu proprio bernstein a rendersi conto che oramai la società tedesca era mutata e con l’allargamento del ceto medio, frutto del nuovo industrialismo, era diventato necessario un cambiamento di programma, introducendo un dialogo con le forze capitaliste. il programma riformista di bernstein premia lo spd che diventa il primo partito tedesco. purtroppo la situazione politica, specie a livello internazionale, era ormai compromessa e bthmann hollweg riesce a far approvare dai socialisti la LEGGE SUL FINANZIAMENTO DEL RIARMO in previsione del conflitto imminente.

IMPERO AUSTRO-UNGARICO - questo è uno dei paesi sicuramente più messo a dura prova dai movimenti nazionalistici: abbiamo già visto per esempio il caso degli irredentisti trentini, a cui si aggiungono altri movimenti, come quello dei giovani cechi, quello degli slavi del sud, quello dei magiari. nonostane l’austria cerchi di correre ai ripari con un ammodernamento delle istituzioni, e col suffragio universale, la situazione è destinata a precipitare soprattutto dopo l’annessione della bosnia ed erzegovina, che provoca l’ostiità degli slavi del sud.

ITALIA - si apre in italia la cosiddetta età giolittiana. dopo due brevi governi affidati allo statista riformista SIDNEY SONNINO torna al potere GIOVANNI GIOLITTI che inizia una serie di provvedimenti volti a compattare la sua eterogenea maggioranza. giolitti adotta provvedimenti a carattere più locale che nazionale, e questo gli permette sicuramente di unificare le diverse rappresentanza elettorali, dagli industriali del nord agli agrari del sud, non ultimi i socialisti e i cattolici. nel 1906 nasce la CGL che avrà un grosso peso negli scioperi generali di inizio secolo, mentre quattro anni più tardi si costituisce l’ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI. sul fronte cattolico il papa PIO X  sciolgie l’OPERA DEI CONGRESSI  per sanare i dissidi tra i cattolici intransigenti e la neonata DEMOCRAZIA CRISTIANA  e promuove la formazione di UNIONI CATTOLICHE  costituite intorno a diverse aree e sottoposte a un rigido controllo ecclesiastico. in questo periodo cresce l’interesse per la rappresentatività cattolica, con la formazione di istituti e di sindacati di ispirazione religiosa. 
il periodo giolittiano, aiutato da una positiva congiuntura economica, vede una ripresa dell’economia italiana, aiutata anche dagli invii degli emigrati italiani all’estero di valuta pregiata, le cosiddette RIMESSE. questa fase positiva permette a giolitti di governare con l’appoggio di una larga maggioranza. giolitti si rende protagonista, soprattutto nel suo quarto mandato, di tre importanti avvenimenti: la vittoria sull’impero ottomano, che consente all’italia di guadagnare la cirenaica, la tripolitania, e rodi con le isole del dodecanneso, ratificati dalla pace di losanna del 1912: la fondazione dell’INA, l’istituto nazionale delle assicurazioni, e l’approvazione della legge elettorale sul SUFFRAGIO UNIVERSALE che estende il diritto di voto a tutti i cittadini di sesso maschile di età superiore ai 30 anni. l’elettorato passa a 8 milioni e mezzo di aventi diritto. per allargare la propria maggioranza giolitti si allea col presidente dell’UNIONE CATTOLICA, il conte GENTILONI, dando vita a una coalizione (PATTO GENTILONI) di centrosinistra in cui i cattolici si impegneranno a sostenere il governo e la sinistra a una politica non pià anticlericale e in difesa della famiglia. 
purtroppo questo allargamento, complicato anche dal suffragio universale, rende instabile la maggioranza, e provoca l’uscita della sinistra radicale dal governo, causando le dimissioni di giolitti. nel dimettersi giolitti indica quale suo successore un uomo della destra liberale, ANTONIO SLANDRA, che si trova a governare non una sola italia ma tre italie, una socialista, una radicale e una cattolica. questa particolare complessità politica e istituzionale crea nuove tensioni sociali, come la cosiddetta SETTIMANA ROSSA, una serie di insurrezioni scoppiate nelle marche e nella romagna poco prima dello scoppio della grande guerra - tra i protagonisti ci fu anche l’allora socialista benito mussolini - e che salandra è costretto a controllare ancora una volta con l’esercito, anche se in maniera meno cruenta rispetto agli episodi di milano di inizio secolo.

3 - QUADRO ECONOMICO

questo è come si è visto un periodo di grande espansione economica, con la nascita e il consolidamento dei grandi gruppi industriali e il rafforzamento delle economie di usa e germania. l’inghilterra perde il suo ruolo egemone ma mantiene la leadership della politica monetaria per via del cosiddetto gold standard: il controllo monetario dell’oro vincola lo sviluppo e gli scambi della maggior parte dei paesi europei ed extraeuropei, e soprattutto di quelli non ancora industrializzati, inoltre tutte le economie devono fare i conti col tasso di scambio imposto dall’inghilterra e questo condiziona tutti i tipi di risorsa, da quella agricola a quella manifatturiera. a questo vincolo si sottraggono solo i due paesi in reale ascesa, la germania e gli usa: la germania ha realizzato un’economia basata sulla banca mista, finanziario-industriale, mentre gli usa hanno dalla loro un’economia oramai forte e in netta crescita che si fonda anche su una massiccia industrializzazione di diversi settori. la stragrande maggior parte degli investimenti commerciali riguardano a livello internazionale proprio questi due paesi. la produzione viene diversificata: nei paesi più moderni e avanzati tecnologicamente prevale l’industria manifatturiera e metallurgica e i settori strategici dell’industria per il rinnovo dei capitali, mentre le alre attività produttive come quella agricola sono concentrate nei paesi coloniali dove ci sono risorse vergini e una manodopera a basso costo.

IL TAYLORISMO

nel 1913 l’industria conosce la sua svolta con l’introduzione della CATENA DI MONTAGGIO creata da HENRY FORD nei suoi stabilimenti di detroit per la prima produzione automobilistica in grande serie. ford applica i criteri del cosiddetto TAYLORISMO, i principi dell’organizzazione scientifica del lavoro illustrati da taylor, che aveva elaborato nei suoi PRINCIPLES OF SCIENTIFIC MANAGEMENT un metodo per la selezione delle risorse umane da impeigare nello svolgimento di determinate mansioni. taylor riteneva che per ottenere il migliore risultato occorresse: 1) studiare le caratteristiche del lavoro e delle tipologie operative; 2) individuare il tipo di lavoratore in grado di svolgere questo tipo di lavoro; 3) selezionare la manodopera adatta. questo sistema era sintetizzato dal celebre motto  THE RIGHT MAN IN THE RIGHT PLACE AT THE RIGHT TIME, l’uomo giusto al posto giusto nel momento giusto. si tratta di una esasperazione del lavoro di serie che sfocia nel cosiddetto MACCHINISMO INDUSTRIALE: l’operaio comune si trova davanti semplici pezzi da assemblare e lavora a un solo settore della catena di montaggio, perdendo di vista l’intera filiera produttiva, e questo genera nell’operaio una sorta di frustrazione. l’introduzione della catena di montaggio segna una svolta decisiva dalle attività manifatturiere tradizionali e artigianali a lla produzione seriale, che si estenderà nel corso degli anni a  s svariati settori produttivi. l’attività industriale conosce in questo modo una vera e propria espansione, le industrie diventano delle vere e proprie città con una popolazione operaia di diverse migliaia di individui, e nasce la SPECIFICAZIONE DELLE MANSIONI, attraverso cui il prodotto viene curato in maniera diversa in ogni settore della filiera produttiva, fino al packaging e alla pubblicità con cui esso viene proposto. nascono le grandi aziende come la krupp, l’aeg, la kodak, la singer, la remington. negli stati uniti viene utilizzata sempre più massicciamente la popolazione di immigrati che provengono dai paesi europei, tanto che poco prima del conflitto sono gli usa a vantare la popolazione operaia più consistente, seguiti dalla germania, dall’inghilterra e dalla francia.

LA GRANDE INDUSTRIA ITALIANA

anche l’italia conosce una fase di espansione molto importante, che vede l’aumento del reddito nazionale e di quello pro capite ma soprattutto il maggiore contributo dato al PIL da parte dell’economia industriale rispetto a quella agricola. l’italia diventa un paese industriale, con largo sviluppo dei settori chimico, meccanico e soprattutto elettrico. l’industria idroelettrica sfrutta la grande quantità dei corsi d’acqua del nord e si accentra soprattutto in piemonte e lombardia dove nascono le industrie più importanti, grazie alla lungimiranza di imprenditori come agnelli, pirelli, breda, mondadori, romeo. nascono anche i italia le banche miste, create col concorso di capitali tedeschi, come la banca commerciale e il credito italiano. infine il completamento della linea ferroviaria consente all’italia di aumentare gli scambi commericali col resto dell’europa.