lunedì 9 maggio 2016

22 - Nietzsche

NIETZSCHE - LEZIONE 22
Vita e opere di Nietzsche

22.1 - il pensiero di un filosofo e il corso della sua vita sono due percorsi intrinsecamente correlati: in una delle sue opere più celebri, AL DI LÀ DEL BENE E DEL MALE, Nietzsche paragona il pensiero di un filosofo quasi a un autodafè. Sarebbe sicuramente riduttivo interpretare l'intero corso del pensiero niceano in chiave strettamente autobiografica, ma è tuttavia importante la sua biografia, in quanto egli stesso afferma nella NASCITA DELLA TRAGEDIA di aver condotto la sua speculazione "nell'ottica della vita" esulando da qualsiasi prospettiva sistematica tradizionale. Pertanto le tappe esistenziali e intellettuali della vita di Nietzsche sono una base fondamentale per capire il suo progressivo allontanamento dalla religione cristiana fino al nichilismo, l'interesse per la filologia classica e la ricerca di un nuovo percorso di consapevolezza per l'uomo. Nietzsche nasce nel 1844 a Röcken, una cittadina della regione prussiana Sassonia-Anhalt nei pressi di Lützen, da una famiglia di solide tradizioni protestanti (i genitori erano entrambi provenienti da famiglie di pastori luterani e lo stesso padre di Nietzsche lo era). Due anni dopo la sua nascita venne alla luce la sorella Elisabeth, e a distanza di altri due anni il fratello Joseph, che muore a soli 2 anni, poco dopo la scomparsa del padre. Nietzsche fu sempre legato alla figura del padre, mentre maturò forti contrasti con la madre e la sorella, sopratutto a causa del suo spirito libero che lo portò ad allontanarsi dal cristianesimo luterano praticato in famiglia. Dopo la morte del fratello la famiglia si trasferì a Naumburg, dove Nietzsche iniziò ad andare a scuola e dove ricevette una precoce educazione musicale, tanto che, ancora dodicenne, cominciò a comporre piccoli brani e a scrivere poesie. A 14 anni, tramite una borsa di studio, fu ammesso al ginnasio di Pforta, scuola rinomata per la qualità dell'insegnamento umanistico, dove Nietzsche si appassionò alla filologia classica e dove strinse una delle amicizie più importanti della sua vita, quella col futuro orientalista e studioso di sanscrito Paul Deussen; pochi anni più tardi, insieme a due amici d'infanzia, fonda l'associazione Germania e scrive i primi saggi, ispirati alle opere di Ralph Waldo Emerson. Ventenne si iscrive alla facoltà di Teologia dell'Università di Bonn, che però abbandonò l'anno seguente per studiare filologia a Lipsia. La scelta segnò l'inizio dei contrasti con la famiglia, che auspicava per lui il ruolo di pastore luterano come da tradizione. A Lipsia Nietzsche si avvicinò allo studio della filosofia, sopratutto dei presocratici, di Kant e di Schopenhauer, e iniziò le prime collaborazioni nelle attività di scrittore e conferenziere. nel 1867 intraprese il servizio militare a Naumburg ma fu congedato dopo un anno a causa di una brutta caduta da cavallo che gli procurò una brutta ferita al petto. Nel novembre di quello stesso anno Nietzsche incontra per la prima volta il compositore Richard Wagner, iniziando cpn questo un sodalizio destinato a segnare un solco intellettuale profondo nella vita di Nietzsche.

22.2 - Dopo aver conseguito il dottorato in Filologia a Lipsia, nel 1869 Nietzsche ottiene la cattedra di lingua e letteratura greca all'Università di Basilea. Qui, oltre a stringere altre amicizie importanti, Nietzsche rinuncia alla cittadinanza prussiana per diventare ufficialmente apolide, rifiutando anche la cittadinanza elvetica. Nel 1870, oltre a tenere due conferenze sul dramma musicale greco e su Socrate e la tragedia, scrisse anche un saggio sulla visione dionisiaca del mondo: si tratta del nucleo iniziale dell'opera LA NASCITA DELLA TRAGEDIA. In questo periodo Nietzsche comincia a non sentire più la vocazione accademica, tanto da arruolarsi nella Guerra Franco-Prussiana. Ma al fronte fu colpito dalla difterite e fu rimpatriato. Fece quindi ritorno a Basilea dove cercò invano di ottenere la cattedra di Filosofia e dove si dedicò alla stesura della sua prima opera filosofica, LA NASCITA DELLA TRAGEDIA. Conclusa nel 1871 e pubblicata l'anno seguente, l'opera fu accolta con ostilità dal mondo accademico. L'opera, ancora sotto l'evidente influsso di Schopenhauer, esprimeva una concezione del mondo in cui dionisiaco e apollineo non erano semplicemente due caratteri della tragedia ma due principi della realtà. Nietzsche prendeva le distanze dal razionalismo socratico, considerato responsabile del decadimento della civiltà occidentale, ed esaltava la musica di Wagner, considerata espressione proprio di quel decadimento. Profondamente deluso dalle critiche alla sua opera Nietzsche decise di abbandonare l'insegnamento, anche a causa delle frequenti nausee ed emicranie che lo tormentavano dai tempi di Lipsia, e abbracciò il progetto di dedicarsi alla propaganda wagneriana. La decisa svolta intellettuale porta Nietzsche a prendere le distanze dalle sue amicizie giovanili e a contrarne di nuove, come quella con Paul Ree e quella con Peter Gast, che fu anche un suo fidato collaboratore nella fase più avanzata della malattia. È questo il periodo delle CONSIDERAZIONI INATTUALI, una serie di quattro scritti che, secondo una tendenza già presente nella prima opera filosofica di Nietzsche, costituiscono una critica della cultura. Le tematiche affrontate in queste opere rappresentano una vivace reazione al filisteismo della cultura tedesca, una condanna  dei miti e delle ideologie, e l'esaltazione dello spirito wagneriano nella visione tragica dell'arte.
Tra il 1878 e il 1879 due avvenimenti segnano profondamente la vita di Nietzsche: la rottura del suo sodalizio con Wagner e il definitivo abbandono dell'insegnamento universitario. Questi due eventi aprono una fase di grande fervore critico ma anche di tensioni e inquietudini, ben rappresentate nell'opera UMANO, TROPPO UMANO pubblicata tra il 1878 e il 1880, il cui primo tomo recava il sottotitolo "un libro per spiriti liberi", e nell'opera tardiva ECCE HOMO.

22.3 - Dopo l'abbandono dell'insegnamento Nietzsche, a cui l'università riconobbe una modesta pensione, trascorse alcuni anni senza fissa dimora, in condizioni psicofisiche piuttosto precarie, spostandosi tra la Svizzera, il Nord Italia e la Francia Meridionale, alla ricerca di climi favorevoli al suo stato di salute. Nel 1881 pubblica AURORA, saggio sulla critica della morale, e l'anno seguente LA GAIA SCIENZA, dove trovano posto due tra i temi più importanti della fase matura del suo pensiero, la morte di Dio e il superuomo. Nella primavera di quello stesso anno Nietzsche incontrò a Roma la giovane intellettuale russa Lou von Salomè, di cui si innamorò. Di Lou si innamorò anche l'amico di Nietzsche, Paul Ree: il triangolo amoroso causò la fine dell'amicizia con Ree. Inoltre questo legame  causò una forte tensione tra Nietzsche e la sorella, ostile alla giovane russa. Tutti questi avvenimenti portarono il filosofo a una profonda depressione.
Tra il 1883 e il 1885 Nietzsche completa le quattro parti di COSÌ PARLÒ ZARATHUSTRA, dove troviamo i temi dell'eterno ritorno dell'uguale, della morte di Dio, del nichilismo, e dove si compendia e si sviluppa la visione dionisiaca già mostrata nella NASCITA DELLA TRAGEDIA. Nel frattempo Nietzsche fu coinvolto in una nuova lite familiare a causa del fidanzamento di Elisabeth con Bernhard Forster, un wagneriano antisemita: il filosofo giunse a rompere i rapporti con la madre e la sorella, con le quali poi si riconciliò, ma non volle essere presente al matrimonio. Mentre progettava un'opera sistematica sulla critica della morale, che però rimase incompiuta, tra il 1886 e il 1888 Nietzsche fece pubblicare quattro opere fondamentali:

AL DI LÀ DEL BENE E DEL MALE (1886)
GENEALOGIA DELLA MORALE (1887)
L'ANTICRISTO (1888)
CREPUSCOLO DEGLI IDOLI (1888)

Sempre nel 1888 vedono la luce l'opera autobiografica ECCE HOMO e i due saggi IL CASO WAGNER e NIETZSCHE CONTRA WAGNER. Si tratta delle ultime opere di Nietzsche: oramai prigioniero delle sue allucinazioni egli si trasferisce a Torino, da cui invia lettere dal tono enfatico ed esaltato che allarma gli amici. Ricoverato in una clinica psichiatrica di Basilea e poi in un'altra clinica a Jena, il filosofo, ormai ottenebrato dalla malattia, trascorre i suoi ultimi anni di vita dapprima a Naumburg, ospite della madre, e dal 1897, dopo la morte di quest'ultima, a Weimar a casa della sorella Elisabeth, che fonderà l'Archivio Nietzsche. Si spegne a Weimar nel 1900.