lunedì 22 agosto 2016

800 - Parte 2B

L’OTTOCENTO - PARTE 2B
L’ETÀ DELL’IMPERIALISMO
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
1871 - 1890

1 - QUADRO STORICO

FRANCIA - in europa è in corso la GUERRA FRANCO-PRUSSIANA, scaturita da un voluto incidente diplomatico legato al cosiddetto TELEGRAMMA DI EMS, una missiva resa pubblica dal bismarck e che conteneva una dichiarazione di guglielmo I contro napoleone III. la francia dichiara guerra lla prussia ma dopo poche settimane dall’inizio del conflitto napoleone III è sconfitto e imprigionato a sedan e a parigi viene proclamata la terza repubblica. contestualmente alle truppe che difendono la città si forma la GUARDIA NAZIONALE, un corpo di 400mila volontari di chiara ispirazione democratica. le elezioni per la costituzione di una rinnovata ASSEMBLEA NAZIONALE vedono però la prevalenza della destra conservatrice, che insedia a versailles un gioverno provvisorio guidato da ADOLPHE THYERS. quando le truppe prussiane riescono a entrare a parigi chiedono al governo provvisorio un cospicuo riscatto come spese di guerra, la cessione di alsazia e lorena, e soprattutto il disarmo della guardia nazionale. la guardia nazionale rifiuta però il disarmo, provvede a nuove elezioni che instaurano a parigi un organismo municipale democratico formato da esponenti di estrema sinistra, la COMUNE. il nuovo organismo si distingue per una serie di provvedimenti di ispirazione laica e democratica, come per esempio la requisizione delle case abbandonate e la sospensione degli affitti, nonchè la laicizzazione dell’istruzione. thyers vedeva la comune come un germe pericoloso di un governo proletario e quindi decide di abbatterla. nel maggio dello stesso anno le truppe dell’esercito regolare entrano a parigi e dopo una settimana di socntri mettono fine alla comune. la francia, sotto il controllo prussiano, resta quindi soggetta al solo governo di versailles. thyers diventa presidente della repubblica ma dopo due anni di incarico si trova contro la maggioranza monarchica dell’assemblea nazionale, che gli preferisce MAC MAHON, più vicino alle simpatie della destra clericale e aristocratica. il nuovo presidente però deve fare i conti con lo sfavore della piccola e media borghesia repubblicana, che lo costringe alle dimissioni. dopo due sofrtunate presidenze - GREVY e CARNOT -  verso la fine degli anni ottanta  si registra il tentativo di golpe del generale BOULANGER, che tenta di vendicare sedan ma viene sconfitto ed esiliato in belgio.

GERMANIA - nismarck fa proclamare l’impero - reich - di germania, la cui corona viene affidata al re di prussia GUGLIELMO I, insignito del titolo di kaiser, e di cui bismarck diventa primo cancelliere. la personalità spregiudicata del bismarck è la fonte di un nuovo squlibrio europeo, che identifica questo periodo storico col nome di IMPERIALISMO. scopo del bismarck è l’isolamento politico della francia, che cova sentimenti di vendetta - REVANSCISMO - nei confronti del nemico prussiano. a questo scopo bismack sancisce un’alleanza con le altre due monarchie assolute dell’est europa - PATTO DEI TRE IMPERATORI - che compatta i rapporti con russia e austria e rende isolta la francia.

RUSSIA - lo zar ALESSANDRO II introduce una politica reazionaria abbandonando il riformismo, e con l’aiuto di bismarck riesce a ottenere importanti sbocchi strategici sul mar nero e sul mediterraneo - CONGRESSO DI LONDRA - inoltre coinvolge l’impero austro-ungarico nella repressione dell’impero ottomano a cui viene sottratta la bulgaria. col TRATTATO DI SANTO STEFANO la bulgaria viene sottratta agli ottomani e diventa uno stato satellite dell’impero russo. l’espansionismo di alessandro però intimorisce molti stati europei che convocano il CONGRESSO DI BERLINO per dirimere la cosiddetta QUESTIONE D’ORIENTE: romania, serbia e montengro diventano indipendenti, la bulgaria resta un principato della russia ma con forti limitazioni territoriali. alessandro II vive queste imposizioni come una sconfitta e i rapporti tra germania e russia si deteriorano. bismarck cerca di proteggersi stipulando un ACCORDO BILATERALE con l’austria, che nel 1882 viene esteso all’italia con la formazione della TRIPLICE ALLEANZA. sotto la pesante influenza di bismarck l’italia rinuncia alla riconquista delle venzie e si lascia coinvolgere nella politica antifrancese. alessandro II viene ucciso da un oppositore e gli succede ALESSANDRO III, con il quale bismarck stipula un TRATTATO DI CONTROASSICURAZIONE: si tratta dell’impegno per le due potenze a non attaccarsi a vicenda nel caso in cui una terza potenza dichiari loro guerra. la mossa di bismarck serviva a rendere la francia ancora più isolata nel panorama europeo e a mantenere saldi i rapporti con la russia, che in caso di conflitto con la francia avrebbe potuto sferrare un attacco nelle zone scoperte. questa alleanza è l’ultimo atto diplomatico del bismarck, che viene destituito dal nuovo kaiser GUGLIELMO II, sovrano militarista e poco incline alla diplomazia.

IMPERO AUSTRO-UNGARICO - l’assolutismo austriaco deve fare i conti con la rivolta dei boemi, che pretendono una maggiore considerazione per la loro lingua e cultura, a cui il governo centrale di vienna risponde con l’istituzione dell’universitò di praga e con l’introduzione della lingua ceca nei documenti ufficiali accanto al tedesco. nel contempo si assiste in ungheria a una magiarizzazione delle minoranze linguistiche.

ITALIA - il neonato regno deve fare i conti con una crisi finanziaria che obbliga il governo a una politica fiscale piuttsto dura per consentire il pareggio del bilancio. il ministro MINGHETTI leader della destra storica si dimette e sale al potere la sinistra, guidata dall’ex cavouriano AGOSTINO DEPRETIS, che resterà al governo fino alla fine del secolo. le mire espansionistiche italiane subiscono una battuta d’arresto quando la francia occupa la tunisia: depretis sebbene filofrancese stipula un accordo con la germania e con l’austria . TRIPLICE ALLEANZA - causando le ire dei patrioti irredentisti che vedevano sfumare il sogno della riconquista delle venezie. uno di loro, GUGLIELMO OBERDAN, cercherà di assassinare l’imperatore FRANCESCO GIUSEPPE, ma verrà scoperto e giustiziato. la crisi con la francia prosegue quando l’italia si accorda con la gran bretagna per la conservazione della propria posizione nel mediterraneo orientale, zona di influenza francese. a depretis succede FRANCESCO CRISPI.

GRAN BRETAGNA - in piena età vittoriana si assiste a un avvicendamento tra GLADSTONE e  DISRAELI, quest’ultimo di ispirazione conservatrice e filocolonialista. sotto disraeli il colonialismo inglese assume una forte spinta propulsiva che non si arresta neanche al ritorno dei gladstone. il nuovo governo gladstone soccombe però quando il primo ministro propone una sorta di autogoverno - HOME RULE - per l’irlanda, che avrebbe sancito una lesa maestà per la sovranità britannica.

2 - QUADRO POLITICO E SOCIALE

come si vede dal succedersi delle vicende storiche, la tendenza di questo periodo si tradice nell’IMPERIALISMO - l’ascesa delle grandi monarchie europee con interessi espansionistici e coloniali - e il CONSERVATORISMO, espressione politica delle classi agiate. si contrappone a questa tendenza il tentativo di ascesa delle classi popolari, come l’esperienza della COMUNE DI PARIGI.

IN FRANCIA - la comune ha un significato politico e istituzionale molto importante, poichè rappresenta il primo STATO PROLETARIO dell’europa, e pertanto viene appoggiato dallo stesso MARX che guarda con favore alla costituzione di autogoverni popolari come quello parigino. i francesi però non sono favorevoli a questa deriva popolare e l’europa guarda cn sospetto la diffusione del marxismo e l’ascesa delle sinistre. proprio per questo l’ASSEMBLEA NAZIONALE, il governo regolare di versailles, spinta dallo stesso invasore prussiano, è costretta a disarmare gli insorti e a distruggere la comune restaurando come unico governo quello della terza repubblica, di ispirazione conservatrice e clericale. le forze politiche più rappresentative del periodo erano:

i LEGITTIMISTI, guidati dal DUCA DI CHAMBORD, fautori della restaurazione della monarchia;
i REPUBBLICANI più estremisti, guidati dal GAMBETTA, che rappresentavano la media e piccola borghesia;
gli ORLEANISTI, monarchici moderati che accettavano la repubblica;
i REPUBBLICANI MODERATI, che non erano comunisti ma che erano comunque fautori di una cultura laica e anticlericale.

fino al 1876 prevalgono i conservatori filomonarchici, poi con le nuove elezioni salgono al potere i repubblicani radicali guidati da gambetta che si disitinguono da subito per una impronta laica e anticlericale, con la cacciata dei gesuiti e la restaurazione dell’insegnamento primario laico, oltre alla introduzione del divorzio. successivamente sarà la volta dei filomonarchici radicali di boulanger che tenterà invano un colpo di stato per restaurare la monarchia.

IN GERMANIA - nella germania bismarckiana che è diventata la più grande potenza europea dopo l’unificazione dei diversi territri nel neonato reich, prevalgono le forze conservatrici, soprattutto se prussiane e protestanti. infatti bismarck si darà un gran daffare per mettere in minoranza cattolici, socialisti e quelle minoranze di ebrei, polacchi, e francesi dei territori annessi all’impero. nel 1871 bismarck comincia una seria guerra alla chiesa di roma con il cosiddetto KULTURKAMPF, la battaglia per la civiltà, che comporta una decisa laicizzazione delle isitituzioni (LEGGI DI MAGGIO),  la cacciata dei gesuiti, la sottrazione dei seminari alla chiesa, inoltre l’insegnamento della religone diventa gestito dallo stato e molti preti dissidenti vengono messi in carcere. le relazioni col papa vengono interrotte. in realtà bismarck dovrà fare poi un dietrofront quando in europa emergeranno marxisti e socialisti, evento che lo obbligherà a ricercare l’appoggio delle forze politiche cattoliche e centriste. per evitare la crescita delle idee di ispirazione marxista il partito socialdemocratico viene messo fuorilegge, ma per evitare lo scontro sociale bismarck promuove alcune leggi di tutela dei lavoratori. inoltre bismarck, ricercando l’alleanza con lo ZENTRUM, il partito di ispirazione cattolica e moderata, mette in disparte i liberali, fomentando anche sentimenti di antisemitismo verso questo partito formato in buona parte da ebrei, contro i quali vengono scatenati i cosiddetti POGROM, violenze popolari che servono a deviare il malcontento delle classi deboli verso gli ebrei.

IN AUSTRIA - nell’ancora poco industrializzato impero degli asburgo l’aristocrazia prevale sulla borghesia. al governo ci sono i liberali, con una netta prevalenza tedesca, e anche qui assistiamo a una guerra contro i cattolici, con l’introduzione di una laicizzazione delle istituzioni, l’introduzione del matrimonio civile, e la parità dei culti. 

IN RUSSIA - nella russia zarista si rafforza l’assolutismo, con una netta prevalenza dell’aristocrazia e con uno sfrenato antisemitismo che costringe gli ebrei russi a lasciare il paese e a emigrare soprattutto verso gli stati uniti.

IN ITALIA - occorre innanzitutto precisare che in italia destra e sinistra sono partiti elitari e che le masse popolari sono escluse dalla vita politica. la destra si compone soprattutto di cattolici, esponenti della buona borghesia, vicini al cavour e quindi fautori della libera chiesa in libero stato, ossia la separazione dei due poteri. la sinistra si compone di piccolo borghesi di provincia, soprattutto atei enticlericali, con alcuni protagonisti delle battaglie risorgimetali come CRISPI e anche OPPORTUNISTI delle province meridionali che aderiscono alla sinistra per ottenere dei vantaggi particolari. tra le due forze c’è una incredibile omogeneità politica, tanto che i governi di questo periodo si distinguono per il cosiddetto TRASFORMISMO, la tendenza politica per cui l’opposizione vota in cambio di favori le leggi del governo, garantendo stabilità alla maggioranza ma rendendo assolutamente inefficace ogni tentativo di dare un indirizzo ideologico preciso alla politica del paese. quando sale al potere la sinistra di DEPRETIS il programma del nuovo governo è libertà e meno tasse. in realtà su questo programma si dividono gli interessi delle diverse anime della sinistra al governo, che cercano di perseguire i propri interessi. la sinistra fa tre grandi riforme:

attenuazione e poi abolizione dell’imposta sul macinato
istruzione elementare obbligatoria (LEGGE COPPINO)
diritto di voto per gli uomini che sanno leggere e scrivere

ma il malcontento popolare fa vacillare depretis, in quanto l’elettorato, stanco del trasformismo della sinistra al governo,  vorrebbe che l’italia avesse un ruolo forte nell’euripa degli imperialismi. per questo sale al potere CRISPI, che dal 1887 impone al paese una SVOLTA AUTORITARIA, inasprendo la rivalità con la francia e promuovendo una spregiudicata politica coloniale e imperialista.

IN GRAN BRETAGNA - il governo progressista di GLADSTONE promuove una nuova legge elettorale con l’allargamento della base elettorale a cui vengono chiamati anche i piccoli lavoratori agricoli, al fine di limitare le pressioni della grande borghesia del latifondo sul governo di londra. l’impero britannico diventa una grande confederazione chiamata COMMONWEALTH, che si suddivide in diversi territori sotto una sola regina: alcuni direttamente soggetti al COLONIAL OFFICE di londra; alcuni costituiti come PROTETTORATI affidati a sovrani locali ma controllati da londra; altri ancora invece costituiti in DOMINIONS con un governo parlamentare autonomo.

IL MOVIMENTO OPERAIO

gli operai costituiscono il 20% della polazione europea del periodo: questo è il grande periodo delle lotte sindacali e della costituzione degli organismi di tutela dei lavoratori. in inghilterra la manodopera non specializzata si riunisce in gruppi organizzati per lottare contro lo sfruttamento delle grandi industrie. in francia e in italia nascono i primi gruppi sindacali, organizzati in BORSE DEL LAVORO e CAMERE DEL LAVORO. le idee socialiste si confondono con quelle anarchiche: si costituisce il PARTITO SOCIALISTA RIVOLUZIONARIO e ANDREA COSTA diventa il primo deputato socialista italiano. in germania il sindacato viene messo fuorilegge, e anche il partito socialdemocratico, attorno al quale gravitano molti operai e sindacalisti. nonostante tutto il partito dei lavoratori tedesco studia diverse riforme istituzionali, col parere sfavorevole di marx che incita al disconoscimento dello stato borghese e all’istituzione di uno stato proletario governato dagli operai. in russia vengono introdotti gli scritti di marx tradotti da plechanov. tutti questi movimenti confluiranno poi nella II INTERNAZIONALE DEI LAVORATORI di parigi. in opposizione alle idee di ispirazione marxista si formano movimenti di ispirazione cristiana, guidati dallo ZENTRUM tedesco. in italia vige ancora il NON EXPEDIT, l’obbligo per i cattolici italiani di non prendere parte alla vita politica, ma si sviluppa comunque un organismo filocattolico, l’OPERA DEI CONGRESSI, in opposizione al governo laico di depretis prima e poi di crispi.

3 - QUADRO ECONOMICO

questo periodo si divide tra la SECONDA RIVOUZIONE INDUSTRIALE, con l’aumento della produzione agricola e manifatturiera e l’introduzione di nuove tecnologie, e la GRANDE DEPRESSIONE, che provoca un crollo dei prezzi di mercato per il gap tecnologico tra l’agricoltura americana e quella europea, per la crescente presenza di prodotti finiti e a causa della differenza rea la quantità di oro presente sul mercato e la crescita del mercato stesso. 

l’agricoltura europea subisce una battuta d’arresto rispetto a quella ameriana, dai costi più convenienti e soprattutto con un mercato in continua espansione. in certe zone dell’europa meridionale, come nel sud itlia, il problema deriva dall’arretratezza delle tecnologie e dei sistemi di coltivazione. in molti paesi per rispondere alla crisi si diversificano le colture e si abbandonano quelle meno redditizie in favore dell’allevamento. in molti paesi la genetica viene in aiuto dei contadini aiutandoli a migliorare la qualità delle sementi. si diffondono anche i fertilizzanti artificiali, e negli stati uniti si vedono le prime mietitrici e trebbiatrici meccaniche, che presto vengono usate anche nei paesi europei. il problema non è più la carestia ma la sovvraproduzione che rischia di determinare il crollo dei prezzi. in italia viene introdotto il DAZIO SULLE IMPORTAZIONI DI GRANO, per favorire il potere dei latifondisti del meridione, causa dell’arretratezza del settore agricolo, con conseguente crisi occupazionale accompagnata da un eccesso di richieste di manodopera.  il dazio sulle importazioni di grano è una delle misure che i grandi paesi produttori  di cereali, come la stessa italia, mettono in atto a scopo PROTEZIONISTICO per difendersi dalla concorrenza del prodotto americano: questo per contro viene gravato da pesanti dazi doganali per renderne difficile l’importazione. solo la gran bretagna resta fedele al principio del LIBERO SCAMBIO, essendo la politica mercantilistica ingllese in netta espansione.

nel settore industriale assistiamo a una seconda grande fase rivoluzionaria, soprattutto per la presenza  di grosse case industriali impegnate nella produzione del materiale destinato alla costruzione delle ferrovie. anche nell’industria come nell’agricoltura si cerca di contenere la crisi optando per i settori più innovativi, come le industrie chimica ed elettrica. vanno avanti le industrie tedesca e americana, a discapito di quella inglese che era più arretrata. purtuttavia la gran bretagna detiene sempre il primato nell’import export. di prodotti dalle colonie. germania e usa sono le vere sorprese del periodo, con la nascita di grandi aziende industriali. in italia la sinistra asseconda la rivoluzione industriale e predispone pesanti dazi doganali allo scopo di proteggere il prodotto interno, isolando soprattutto la francia. 

in tutta europa abbiamo anche l’espansione delle banche che da semplici istituti di credito diventano finanziatori delle industrie, ed essendo spesso banche statali finiscono con l’esercitare un controllo sul capitale che viene riutilizzato nelle industrie stesse, spesso industrie della metallurgia pesante, quelle che garantiscono maggiori scambi con gli altri paesi per gli armamenti e la costruzione delle ferrovie. le banche diventano anche molto importanti nella gestione dei rapporti diplomatici ta i paesi atraverso la creazione di CARTELLI con lo scopo di calmierare i prezzi dei prodotti industriali.