domenica 21 agosto 2016

800 - Parte 2C

L’OTTOCENTO - PARTE 2C
L'ETÀ DEL COLONIALISMO
LA CRISI DI FINE SECOLO
1890-1904

1 - QUADRO STORICO

questo periodo è caratterizzato da due eventi importanti che segnano l’evoluzione delle vicende storiche e politiche internazionali: la sostituzione di bismarck da parte del nuovo kaiser guglielmo II, che segna un nuovo corso con la FINE DELLA POLITICA DELL’EQUILIBRIO,  e la sconfitta della russia contro il giappone nella guerra russo nipponica, che segna a sua volta la fine del DOMINIO EUROCENTRICO nella politica internazionale. questi due eventi sono estremamente indicativi per capire i nuovi equilibri del panorama politico mondiale, soprattutto perchè la germania spinge adesso su una politica più aggressiva e meno diplomatica, agitando quindi la rivalsa delle altre potenze europee.

GRAN BRETAGNA - la gran bretagna è diventata una grande potenza coloniale con a capo la regina vittoria che festeggia 60 anni di regno. primo ministro è il conservatore SIR CECIL SALISBURY, fautore di una aggressiva politica colonialista e imperialista. in questa fase il paese vive il cosiddetto SPLENDIDO ISOLAMENTO, in cui la gran bretagna è protagonista indiscussa della politica coloniale e mercantile. ma il suo predominio viene messo in seria crisi dalla francia e dall’olanda, che all’epoca vantavano diversi possedimenti in africa, oltre che dalle mire espansionistiche della germania. contro la francia si combatte una guerra per il predominio nell’africa centrale, in cui le due forze si fronteggiano al confine tra egitto e sudan. solo con l’ENTENTE CORDIALE (intenzione cordiale) le due nazioni si impegnano a riconoscere le proprie e rispettive sfere di in fluenza, quella francese in marocco e quella inglese in egitto. più a sud si combatte invece la GUERRA ANGLO-BOERA contro i coloni delle province sudafricane del transvaal e dell’orange, che vengono sottomessi alla corona britannica. dopo la pace salisbury si dimette e sale al potere JOSEPH CHAMBERLAIN. in india cominciano le rivendicazioni autonomistiche degli indò guidati dal giovane avvocato MOHANDAS GANDHI.

FRANCIA - la francia continua la sua espansione coloniale in africa, dove ricopre l’intero territorio nordoccidentale fino al lago ciad, e in asia, dove riesce a ottenere il laos.

GERMANIA - come già detto il nuovo kaiser guglielmo II sostituisce bismarck col nuovo cancelliere LEO VON CAPRIVI. il nuovo kaiser infatti desidera per il suo paese una politica coloniale più spregiudicata e questo suo comportamento porta a una rottura diplomatica con le principali potenze europee.  l’errore fatale è la mancata ratifica del TRATTATO DI CONTROASSICURAZIONE con la russia, che porta la russia a una alleanza con la francia, mossa che espone pericolosamente il territorio tedesco su due fronti. la germania di guglielmo II conferma solo la TRIPLICE ALLEANZA con italia e impero austro-ungarico, ma la sua posizione è ulteriormente messa in cattiva luce dalla sfrenata politica coloniale del nuovo cancelliere, VON BULOW: infatti le nuove mire espansionistiche tedesche si rivolgono ala supremazia navale, finora detenuta dalla gran bretagna, e queste nuove mire espongono ancora l’europa a un pericoloso squilibrio.

IMPERO AUSTRO-UNGARICO - l’austria asburgica resta fedele alla triplice e naturalmente guarda anch’essa ad una espansione territoriale. proprio per questo si accorda con la russia per mantenere la propria posizione sui balcani, mentre la serbia ortodossa vorrebbe estendere il proprio dominio alla parte meridionale del paese, la iugoslavia, ancora per metà sotto l’influenza asburgica e quella ottomana: a rendere le cose favorevoli sono i diversi movimenti nazionalistici che soprattutto in turchia cominciano a scuotere un impero che non si era mai ammodernato nelle sue istituzioni.

ITALIA - la fine del secolo costituisce per l’italia il periodo della massima spinta coloniale e imperialista, che però si conclude tragicamente. al potere era salito FRANCESCO CRISPI, uomo autoritario e dalle velleità espansionistiche, che tralascia la situazione economica italiana oramai sull’orlo della crisi economica per concentrarsi sulle conquiste in territorio africano. crispi vedeva la triplice alleanza come una vera alleanza antifrancese e questo per ricercare un maggiore appoggio finanziario da parte degli stati alleati, per consentirgli di aumentare la presenza italiana sul mediterraneo e nel corno d’africa. crispi viene però costretto alle dimissioni a causa del suo eccessivo autoritarismo e sale al potere GIOVANNI GIOLITTI. giolitti viene però travolto da due gravissimi episodi, lo scoppio dei FASCI SICILIANI DEI LAVORATORI, un movimento spontaneo e democratico di operai e contadini culminato in uno scontro sanguinoso, e lo SCANDALO DELLA BANCA ROMANA, che proprio mentre giolitti era ministro del tesoro si rese celebre per ammanchi sospetti e per una emissione di denaro oltre il limite consentito. al posto di giolitti tornò crispi, che continuò la sua politica imperialista contro il negus dell’etiopia MENELIK. rivendicando il TRATTATO DI UCCIALLI che faceva dell’etiopia un protettorato italiano - di questo trattato esistevano due versioni, una in lingua amarica e una in lingua italiana, e da queste due versioni nacque appunto la controversia che portò al conflitto -  crispi decise di inviare un poderoso contingente italiano nel corno d’afica, che però fu sconfitto ad AMBA ALAGI. sicuro di salvare e vendicare l’onore della patria, crispi chiese al parlamento un finanziamento straordinario per consentire l’invio di 7000 uomini in africa. ma menelik riuscì a sconfiggere nella sanguinosa battaglia di ADUA le truppe italiane, costringendo crispi a dimettersi dal suo mandato.

RUSSIA - la russia procede con la sua politica bilaterale, da una parte infatti lo zar si allea con la francia in funzione antitedesca, dall’altra continua la sua espansione territoriale verso oriente. la vittoria navale giapponese di TSUSHIMA del 1905 metterà però per la prima volta in discussione la supremazia europea, con la sconfitta della russia.

2 - QUADRO POLITICO E SOCIALE

il panorama politico e sociale europeo di questa fase si canalizza attraverso tre direttrici fondamentali, il colonialismo, l’industrialismo e la questione operaia.

SOCIETA’ COLONIALE - il colonialismo oramai ha cambiato il volto dei principali paesi europei, soprattutto quello britannico. la società coloniale è formata soprattutto da classi rurali, si tratta di povera gente, contadini e braccianti agricoli, che vengono sfruttati e costretti a ricnoscere un nuovo governo, nuovi stili di vita, spesso con l’imposizione di nuovi credi religiosi. questa situazione viene favorita dalle classi medio alte dei paesi colonizzati, che hanno compiuto la loro formazione nei paesi colonizzatori e hanno quindi un senso di subordinazione maggiore. il solo paese dove non attecchisce questo atteggiamento è il giappone, che prosegue lungo la strada della modernizzazione delle proprie strutture socio-economiche.

SOCIETA’ INDUSTRIALE - l’espansione dell’industria porta a un radicale cambiamento della società, ma solo in quei paesi dove si ha una maggiore modernizzazione, mentre i paesi a prevalenza di classi rurali povere queste trasformazioni non attecchiscono, anche per via della resistenza culturale dei diversi potentati locali. nasce la borghesia, divisa in piccola (impiegati, insegnanti, bancari), media (liberi professioni sti e piccoli imprenditori) e alta borghesia (grandi imprenditori), che dà una maggiore linfa vitale alle trasformazioni economiche e produttive.

CLASSI OPERAIE - come abbiamo già detto si accresce la sindacalizzazione delle classi operaie, viene riconosciuto il diritto alle otto ore lavorative e il primo maggio diventa la festa internazionale del lavoro. accanto agli operai qualificati compaiono gli operai senza qualifica e la manovalanza, personale non speicalizzato che serve solo come forza lavoro muscolare. 

IN EUROPA - in gran bretagna nasce il PARTITO LABURISTA che raccoglie i lavoratori, mentre emmeline pankhurst fonda il movimento delle SUFFRAGGETTE che chiedono l’estensione del diritto di voto alle donne. anche la francia vive una stagione molto intensa, scossa da pesantissime tensioni sociali tra lavoratori italiani e francesi, che culmina con un durissimo scontro nei pressi di marsiglia. ma a tenere banco in questo periodo in francia è il cosiddetto AFFARE DREYFUS, che vede imputato per alto tradimento e cospirazione il maggiore di origine ebrea alfred dreyfus. questo scandalo spacca in due il paese, che da una parte si ritrova nella fazione militarista e antisemita, e dall’altro in quella più democratica e radicale, spinta tra gli altri dallo scrittore emile zola. saà proprio questa ventata democratica a portare al potere il radicale GEORGES CLEMENCEAU, che aveva sostenuto lo stesso dreyfus, e i socialisti. nella germania del dopo bismarck il partito socialdemocratico diventa il più grande partito dei lavoratori a livello europeo.

IN ITALIA - la crisi sociale si acuisce in italia soprattutto per il malcontento popolare e per le tensioni dovute al divario tra nord e sud. durante il governo di giolitti scoppiano i FASCI SICILIANI DEI LAVORATORI per il rinnovo dei contratti di mezzadria, favoriti anche dalla politica non interventista dello stesso giolitti. la rivolta divampa coinvolgendo le classi subalterne. contemporaneamente giolitti viene travolto dallo SCANDALO DELLA BANCA ROMANA colpevole di una politica finaziaria poco chiara e dagli ammanchi sospetti. crispi, tornato al potere, reprime duramente i fasci siciliani e si impone per una politica autorevole e autoritaria. ma le tensioni non scompaiono affatto. l’elettorato cattolico non è più bloccato dal non expedit di PIO IX e sotto la guida del papa LEONE XIII dà il via a un movimento riformatore di ispirazione progressista, che vede la sua bandiera nell’enciclica RERUM NOVARUM dello stesso papa. all’inizio del secolo si comncia a parlare di DEMOCRAZIA CRISTIANA. nel 1893 nasce invece il PARTITO SOCIALISTA ITALIANO. il re UMBERTO I incarica di formare il governo il DI RUDINI’. si scontrano due fazioni, quella CONSERVATRICE, che finirà col prevalere, e quella MODERNISTA guidata dalla sinistra radicale. alla fine del secolo il malcontento popolare esplode nella rivolta milanese, in cui il GENERALE BAVA BECCARIS viene incaricato di cannoneggiare i dimostranti. il generale viene addirittura decorato dal re umberto, fomentando un rinasprimento della tensione sociale, che continua anche durante il governo di PELLOUX, successore del di rudinì. un anarchico, GAETANO BRESCI, uccide il re, nel pieno dei moti più sanguinosi della fine del secolo. il nuovo re, VITTORIO EMANUELE III, acconsente a una politica di pacificazione, portata avanti dai governo ZANARDELLI e poi ancora dal nuovo governo giolitti. le sinistre iniziano a prendere sempre più spazio, assistiamo a un aumento della sfera d’influenza delle camere del lavoro e il partito socialista diventa protagonista del nuovo corso della politica italiana. proprio i socialisti ottengono la maggioranza, e allontanano ogni tentativo di pacificazione sociale con la destra liberale e conservatrice, causando nuove tensioni che culminano nello SCIOPERO GENERALE del 1904. 

3 - QUADRO ECONOMICO

inonostante il PROTEZIONISMO favorisca il ristagno depressionario in diversi paesi, prima fra tutti la stessa italia, assistiamo a un graduale evolversi della situazione finanziaria in europa e negli stati uniti. il dato più significativo è dato dalla grande industria, che in questo periodo conosce una nuova fase di espansione grazie all’introduzione dell’elettricità e del MOTORE A SCOPPIO. nelgli ultimi anni del secolo l’industria americana sorpassa quella britannica nella produzione di acciaio: usa  e germania sono i due massimi produttori di acciaio seguiti dalla gran bretagna, e questo primato sarà pesante nel secolo successivo in ambito bellico. negli stati uniti si scoprono diversi giacimenti auriferi in alaska, e questo fa sì che il paese conosca una nuova età dell’oro anche se il primato monetario e finanziario - secondo i dettami del GOLD STANDARD, ossia la piena convertibilità delle monete nazionali in oro, adottato durante la prima restaurazione e acui aderivano diversi paesi - resta in mano all’inghilterra. alla fine del secolo anche gli stati uniti aderiranno al gold standard. in agricoltura assistiamo al dimezzamento del prezzo del grano in europa, dovuto alla grande crescita di produzione, che si accompagna anche a un altro fenomeno, quello della scarsa manodopera attiva. la grande industria infatti attira sempre di più i lavoratori che abbandonano i campi. a tenere alta la produzione ci sono i paesi extraeuropei, dove i paesi colonizzatori adottano delle colure estensive in terre fino a quel momento vergini, anche con l’introduzione di fertilizzanti chimici e nuove tecnologie di produzione.