mercoledì 3 agosto 2016

Secolo XIX - Mappa 1

Ottocento - Schema 1
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ETÀ DELLA RESTAURAZIONE

1814-1815
Durante il primo esilio di Napoleone I all'Isola d'Elba iniziano i lavori del CONGRESSO DI VIENNA con l'obiettivo di ricostruire l'assetto geo-politico dell'Europa pre-napoleonica.
Al Congresso partecipano i rappresentanti degli Stati europei riuniti nella SANTA ALLEANZA e il primo ministro francese TALLEYRAND, a capo di un esecutivo provvisorio dopo la caduta di Napoleone.
La geografia politica europea viene ridisegnata con il ripristino dei vecchi confini e la creazione di nuovi Stati come il Regno delle Due Sicilie e il Regno Lombardo-Veneto.
La politica che ispira i lavori del Congresso di Vienna è il  PRINCIPIO DI LEGITTIMITÀ cioè la RESTAURAZIONE dei legittimi sovrani o dei loro eredi naturali sui rispettivi troni: questo principio è avversato dai liberali e dai ceti popolari nel timore di un ritorno dell'ANCIEN RÉGIME e dell'ASSOLUTISMO MONARCHICO. 
A rendere evidente questo rischio è la REVOCA delle libertà costituzionali e l'adozione in alcuni paesi di una Carta Costituzionale OTTRIATA, che il sovrano avrebbe potuto modificare in qualsiasi momento.
Per boicottare il disegno restauratore e perorare la concessione delle libertà costituzionali nascono diversi movimenti cospiratori tra cui la CARBONERIA e altre società segrete.

1820-1821
In Spagna parte il primo moto liberale da Cadice.
Seguono i moti carbonari a Napoli e in Piemonte.
L'intervento della Santa Alleanza e le forti divisioni interne causano il fallimento di questi moti.

1830-1831
L'attività rivoluzionaria riprende a Parigi contro Carlo X, fratello e successore del sovrano restaurato Luigi XVIII, dopo il tentativo di restaurare la monarchia assoluta.
Alla fine del luglio 1830 esplode la protesta a Parigi: Carlo X viene cacciato e la corona viene offerta a Luigi Filippo d'Orleans che ripristina alcune delle libertà costituzionali richieste.
Seguono a breve distanza i moti in Belgio, che chiede e ottiene l'autonomia dall'Olanda.
Anche la Polonia cerca di restare autonoma ma - a causa della mancanza di un sovrano - il territorio polacco finisce sotto il controllo della Russia.
Nei ducati dell'Emilia-Romagna scoppiano nuovi moti carbonari che ancora una volta falliscono.
Mazzini inizia la sua attività cospirativa e motiva il fallimento dei moti carbonari con le forti divisioni interne delle varie sette.